giovedì, Marzo 28, 2024

Maltempo, scuole chiuse

TARQUINIA – Giornata di incertezza quella di ieri per la macchina organizzativa comunale in relazione all’emergenza neve, con le previsioni che parlavano di precipitazioni a carattere nevoso a partire dalla notte ma senza particolari criticità.
SCUOLE CHIUSE. Massima allerta, comunque, per tutte le squadre di soccorso che hanno monitorato la situazione tutto il giorno, mentre la città continuava a vivere i disagi soprattutto legati agli impianti idrici che a causa del ghiaccio sono saltati in diverse zone. L’amministrazione comunale nel tardo pomeriggio ha deciso in merito alle scuole, con il sindaco Mencarini, il vicesindaco Catini e l’assessora Federica Guiducci in costante contatto con la Prefettura di Viterbo, fino alla decisione intorno alle 18 di prorogare la chiusura di tutti gli uffici scolastici. Diverse le valutazioni effettuate prima di emettere il provvedimento, come il possibile mal funzionamento dei termosifoni e degli impianti come accaduto ieri mattina a Montalto di Castro e le possibili assenze di insegnanti oltre le criticità contingenti. Il primo cittadino ha deciso di emettere l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, anche per la giornata di oggi dopo un’attenta valutazione delle condizioni meteorologiche che il bollettino di vigilanza meteorologica per il Lazio annunciava per la serata del 28/02/2018 e la loro estensione nella nottata del 01/03/2018, «nella fattispecie precipitazioni a carattere nevoso previste fino a quote di pianura sulle zone della provincia di Viterbo». «Tutto ciò – spiega l’amministrazione comunale – si rende necessario per salvaguardare l’incolumità pubblica e la sicurezza della popolazione poiché il persistere di temperature molto basse, che favoriscono la formazione di ghiaccio sulle strade, anche rurali, e sui marciapiedi con conseguenti rischi e disagi per la circolazione veicolare e pedonale, risulterebbe particolarmente insidiosa in prossimità dei plessi scolastici. L’ordinanza è stata necessaria proprio per la contingibilità della situazione paventata, nonostante gli spazi scolastici siano stati oggetto di particolare pulizia nella giornata odierna (ieri ndr) da parte degli operatori della Protezione civile con il supporto di molti volontari». Scuole chiuse anche a Montalto di Castro. Il sindaco Sergio Caci nel tardo pomeriggio ha emesso l’ordinanza di chiusura «Vista la necessità e l’urgenza di provvedere a garanzia dell’incolumità della cittadinanza»
RINVIATO IL CONSIGLIO. Il sindaco di Tarquinia Pietro Mencarini a fronte del permanere delle situazioni di criticità, e al rischio di formazione di ghiaccio sulle strade, ha inoltre rinviato il consiglio comunale di ieri, previsto per le 18. «La decisione – ha spiegato il primo cittadino – è stata valutata nell’interesse di garantire una regolare partecipazione dei dipendenti coinvolti ed anche della cittadinanza, considerata l’importanza degli argomenti posti all’ordine del giorno. Successivamente sarà comunicata la nuova data di convocazione del consiglio comunale».
GRIDO DI ALLARME DI COLDIRETTI. Sul fronte agricoltura, arriva il grido di allarme anche da Coldiretti Lazio. «L’ondata di gelo siberiano che ha investito anche la capitale porterà gravi danni all’agricoltura in tutto il Lazio", afferma l’associazione di categoria. Molte strutture, in particolare le serre, sono state pesantemente danneggiate e c’è grande preoccupazione sia per le orticole in campo prossime alla raccolta (broccolo romanesco, carciofi, fave, finocchio, lattuga), sia per gli alberi già in fiore (pesche, susine, ciliegie), in alcune aree già con le gemme gonfie e quindi particolarmente sensibili al freddo». «Attualmente sono in corso verifiche sull’entità dei danni, ma da una prima stima nel Lazio si dovrebbero superare i 20 milioni di euro – spiega David Granieri, presidente Coldiretti Lazio – Molto dipenderà da quanto accadrà nei prossimi giorni, con la prevista ennesima gelata con possibilità di neve, e se le temperature dovessero crollare sotto lo zero il gelo distruggerebbe tutti i frutteti. A rischio anche vigneti e oliveti, se le minime dovessero scendere per lungo tempo su valori estremamente bassi, mentre criticità rilevanti riguardano il settore zootecnico". Tra le più colpite proprio la provincia di Viterbo, oltre a Latina e alla zona dei Castelli Romani, in particolare il Velletrano, e quella del litorale (Ostia, Maccarese). "Le colture di pieno campo sono state seriamente danneggiate, dal broccolo romanesco ai finocchi – sottolinea Valentino Della Porta, produttore agricolo – L’ulteriore prolungarsi di questa situazione avrebbe conseguenze assolutamente disastrose».
(seapress)

Redazione
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