giovedì, Marzo 28, 2024

Opere pubbliche, bloccato il progetto

Tolfa – Nuovo intervento del segretario del Pd di Tolfa, Giulio Galimberti che afferma che «Tolfa non godrà del finanziamento europeo per le opere pubbliche perchè il progetto è stato bocciato». E’ di questi giorni la pubblicazione della graduatoria definitiva del bando Europeo PSR 2014/2020- Misura 7 per interventi in opere pubbliche «che avrebbe consentito di avviare a Tolfa lavori per importi per milioni di euro – scrive Galimberti – avrebbe, perché il progetto presentato da Tolfa è stato bocciato perché “Non rispondente agli obiettivi del Bando”, si legge tra le motivazioni dell’esclusione». Il finanziamento era rivolto ad una serie di interventi per il miglioramento e l’ampliamento di infrastrutture di uso pubblico, di vie di comunicazione locali, investimenti per nidi, asili e scuole primarie pubbliche, servizi di carattere sociale, investimenti in l’agricoltura sociale, investimenti mirati al miglioramento della qualità della vita, investimenti connessi alla ristrutturazione di fabbricati e impianti. «Corre l’obbligo a questo punto di fare una seria riflessione sulle capacità della nostra amministrazione e sull’efficacia dell’azione di governo della giunta Landi – proseguono dal direttivo del Pd di Tolfa – oggi i bandi europei sono diventati delle vere o proprie occasioni di sviluppo per le amministrazioni virtuose in grado di affrontare tali progetti. Tolfa purtroppo non è tra queste, e non è la prima volta che questa stessa amministrazione si lascia sfuggire finanziamenti europei o per non aver partecipato o per demerito. Di fatto, l’incapacità della nostra amministrazione sta seriamente compromettendo il futuro del nostro paese. Il nostro territorio è il miglior candidato possibile alle misure del Piano di Sviluppo Rurale Europeo, eppure le aziende agricole si contano sulle dita di una mano. I nostri pascoli, i nostri campi e i nostri boschi (ricordiamo che l’Università Agraria gestisce qualcosa come 8000 ettari di territorio), danno lavoro di tipo precario e stagionale a qualche decina di persone, con fatturati dell’Ente da sopravvivenza. Ma è nell’edilizia che la nostra amministrazione ha espresso tutta la sua forza devastante, azzerando praticamente le imprese edili locali e arrecando gravi difficoltà anche ad imprese esterne. Si ricordano le concessioni del Poggiarello, della Lizzera, le Case Popolari e, ultimo in ordine cronologico, di Poggio delle Croci sulle quali ignari imprenditori e cittadini hanno investito per poi vedersele bloccate per problemi vari, più o meno gravi, riscontrati nelle procedure autorizzative. Gli scheletri in cemento armato sono ancora lì a stigmatizzare l’attenzione che questa amministrazione ha messo nei confronti di imprese, cittadini e paesaggio. Non ci consola sapere, anche se è da ritenere apprezzabile, che da qualche giorno nella mensa scolastica servono l’insalata locale, o che abbiamo espresso un membro nel direttivo di CittaSlow, se manca il lavoro e l’economia del paese è al palo e le famiglie faticano ad arrivare alla seconda settimana. Noi non ci stiamo, e invitiamo i nostri amministratori ad una seria riflessione sull’opportunità o meno di continuare a tenere questo paese nell’attuale stato di sottosviluppo economico e di degrado quale quello che stiamo vivendo». 
(seapress)

Redazione
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