Civitavecchia – Definiscono inaffidabile la società Csp, si dicono preoccupati della riorganizzazione in atto e delle condizioni di sicurezza sul lavoro ed invitano le altre organizzazioni sindacali ad una mobilitazione per difendere i servizi pubblici locali. I lavoratori del settore idrico locale, guidati dalla Filctem Cgil, puntano il dito contro la Csp sottolineando come dal 2013 ad oggi, "le tre giunte comunali, i tre liquidatori ed una serie di dirigenti i quali dovevano rimettere in piedi la macchina dei servizi nel Comune di Civitavecchia, hanno dimostrato nel tempo la loro inaffidabilità nel governare i processi di riorganizzazione dei settori pubblici – hanno spiegato dalla Filctem – mettendo la polvere sotto il tappeto. Noi del settore idrico abbiamo più volte denunciato all’amministrazione comunale ed all’amministratore unico della societa Csp Francesco de Leva tutte le criticità in merito alle lavorazioni del servizio idrico dell’impianto del Mignone. Facendo notare il forte abbassamento del livello di sicurezza che sta generando forti preoccupazioni da parte dei lavoratori impegnati a eseguire lavori di alta specializzazione consentendo e solo per l’abnegazione e il senso di responsabilità dei lavoratori si e potuto avere in questi anni l’acqua potabile ai cittadini del Comune di Civitavecchia".
Non vogliono accettare e respingono con forza una riorganizzazione che vedono come una imposizione e che prevede, secondo il sindacato, il taglio dei costi, l’abbattimento del servizio di reperibilità, il non pagamento degli straordinari utili a far funzionare l’impianto, "senza tener conto delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti – hanno aggiunto – e degli standard di qualità e sicurezza del servizio reso alla cittadinanza. Tale atteggiamento dell’amministratore unico della nuova società che sta ormai con cadenza quotidiana, senza una vera ragione di efficentamento organizzativo, procedendo a spostamenti di personale senza tenere conto dei disagi che determinano, tutto a favore di un servizio scadente, considerando i propri dipendenti come suppellettili dei quali si può disporre a proprio piacimento e dei quali è meglio liberarsene, è una vergogna. Questo modo di gestire l’azienda sta producendo, non potrebbe essere altrimenti, disagi alla clientela: ne è dimostrazione ormai da qualche anno che il servizio idrico (fatturazione, letture, nuovi allacci ecc) ha determinato grosse problematiche sul territorio".
Per questa motivazioni la segreteria regionale del Settore idrico Filctem-Cgil richiama le altre organizzazioni sindacali, ad una mobilitazione in tutti i settori pubblici per impedire la realizzazione di questo progetto e per respingere questi comportamenti invitando tutti ad una totale partecipazione delle iniziative che verranno intraprese. "Il disegno organizzativo aziendale – hanno concluso – potrà essere sconfitto esclusivamente con la forte unità di tutti i lavoratori e con un rinnovato impegno a percorrere strade comuni da parte di tutti i rappresentanti sindacali territoriali e delle Rsu. Perché si è consapevoli che la mobilitazione sarà difficile, dura e dai tempi non programmabili e che ci vedrà protagonisti anche nei confronti dell’amministrazione Comunale. Tutto ciò volto a tutela dei lavoratori e della sicurezza della cittadinanza".
(seapress)