Con la Lega "per ora ci sono ampie convergenze su reddito di cittadinanza, conflitto d’interessi, flat tax. Ci sono tante buone cose da fare…". Luigi Di Maio si mostra positivo, arrivando a Montecitorio, per un nuovo incontro con il leader del Carroccio, Matteo Salvini. Già dopo il vertice di giovedì, Movimento 5 Stelle e Lega hanno spiegato che "sono emersi numerosi punti di convergenza programmatici sui quali continuare a lavorare". E tra questi, appunto, il reddito di cittadinanza, con iniziale potenziamento dei centri per l’impiego.
In particolare, "il reddito di cittadinanza e la flat tax saranno le misure principali sulle quali opereremo" ha spiegato al termine del tavolo tecnico il capo della comunicazione pentastellata, Rocco Casalino, aggiungendo che l’arco temporale per realizzarle è "il 2019". Un tema – quello della sua introduzione – che è stato il principale cavallo di battaglia della campagna elettorale 5S: un sussidio concesso dallo Stato e destinato a chi è senza lavoro o in stato di indigenza, ma erogato solo a particolari condizioni. Il tavolo tecnico, la Lega avrebbe avanzato la richiesta di inserire una scadenza oltre la quale togliere il reddito di cittadinanza a chi lo percepisce. La misura diventerebbe così a tempo determinato: due anni al massimo, poi stop al sussidio.