lunedì, Maggio 6, 2024

Lavoro: quando è obbligatorio dare un premio ai dipendenti

Premiare il dipendente, che nel corso dell’anno si è distinto per il proprio lavoro, è una consuetudine di molte aziende. Tuttavia non ci sono norme che obbligano l’azienda a corrispondere una gratifica annuale; spetta al datore di lavoro, quindi, decidere se e quando premiare i propri dipendenti per quanto fatto durante l’anno. Ci sono delle eccezioni, però. In alcuni contratti collettivi del lavoro, ad esempio, è previsto l’obbligo della gratifica al raggiungimento di determinati risultati e in tal caso l’azienda non può esimersi dal premiare i propri dipendenti. Qualora venga meno a questo dovere, l’azienda potrà essere portata in tribunale o davanti alla Direzione Lavoro dal proprio dipendente, come tra l’altro avviene in caso di stipendio non pagato. Lo stesso vale quando le gratifiche vengono riconosciute in maniera abituale dall’azienda, diventando così una vera e propria consuetudine. In questo caso il datore di lavoro ha il dovere di riconoscerla a tutti i dipendenti senza alcuna eccezione, poiché l’uso aziendale ripetuto fa sorgere un obbligo unilaterale di tipo collettivo. Le gratifiche quindi sono facoltative quando non ci sono norme nel contratto collettivo che le prevedono e nel caso in cui queste vengano concesse solamente in maniera occasionale dall’azienda. Solitamente le gratifiche e i premi si suddividono in tre diverse categorie. Nella prima si trovano i premi di produttività, ovvero quei riconoscimenti economici riconosciuti alla collettività dei dipendenti al raggiungimento di determinati risultati aziendali. Poi abbiamo i premi di rendimento che non sono legati all’andamento dell’azienda bensì ai risultati ottenuti dal dipendente grazie all’impegno mostrato sul lavoro. Infine ci sono i premi fedeltà, le gratifiche riconosciute ai dipendenti che permangono in azienda per diversi anni.

Redazione
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