domenica, Maggio 5, 2024

Quanto inquinano le cialde del caffè?

Dopo anni di monopolio della moka, a guidare oggi il consumo del caffè in casa o negli uffici pubblici sono le capsule. Sono circa 10 miliardi quelle vendute ogni anno nel mondo, che generano 120 mila tonnellate di rifiuti. I volumi di vendita crescono vertiginosamente, ma resta aperto il nodo dello smaltimento (le capsule, realizzate in plastica e in alluminio, possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite e a riciclarle sono in pochi). Una soluzione arriva dal nostro Paese. Si chiama WayCap ed è una capsula riciclabile, 100% ecologica e compatibile con le macchine Nespresso. La cialda di ultima generazione punta a risolvere il problema dello smaltimento delle capsule con un risparmio stimato intorno all’85% sul costo delle cialde per espresso tradizionali. Ad oggi le cialde di alluminio non sono considerate come rifiuto riciclabile, in quanto, la capsula andrebbe pulita dopo l’uso, il caffè rimasto dovrebbe essere buttato nell’organico e l’alluminio nel contenitore ad esso dedicato. Il consumatore tende quindi gettare le capsule direttamente nell’indifferenziato. Secondo i dati di Life Pla4coffee — progetto europeo che mira alla sostituzione delle vecchie cialde da caffè (attualmente in Pe, Pet o alluminio) con un nuovo modello compostabile — sono circa 10 miliardi quelle vendute ogni anno nel mondo, che generano 120 mila tonnellate di rifiuti, di cui 70 mila nella sola Europa. Secondo alcune stime – si legge su Internazionale – il numero di cialde venduto ogni anno potrebbero essere sufficiente a fare 12 volte il giro del mondo. In Italia su circa 1 miliardo di capsule vendute all’anno, a finire in discariche e inceneritori è l’equivalente 12 mila tonnellate.
E in attesa che si affermi la produzione di capsule ecologiche biodegradabili c’è chi, come la città/regione Amburgo ha vietato una lista di prodotti inquinanti dagli edifici dell’amministrazione comunale. Tra questi ci sono le capsule del caffè (pari a circa un ottavo dei caffè venduti nel Paese), perché sono difficili da riciclare. Insieme al caffè, Amburgo ha bandito le bottiglie e tutti i contenitori di plastica, a partire da fine gennaio. I divieti sono contenuti nella "Guida per l’approvvigionamento verde", un documento di 150 pagine dove sono indicati ai cittadini gli standard ambientali da adottare anche negli acquisti: gli utenti sono invitati a verificare se nell’acquistare un bene o un servizio può essere limitato l’impatto sull’ambiente. Nel commercio mondiale, il caffè è ai primi posti come valore e pesa sul volume d’affari come il petrolio e l’acciaio. L’economia di molti Paesi – secondo il Corriere della Sera – dipende interamente dalle esportazioni di questo autentico "oro verde" che dà lavoro a 25 milioni di persone, per lo più in aziende a conduzione familiare. Nell’arco di tre anni, nel nostro Paese, il numero di famiglie che usa il caffè in cialde è quasi raddoppiato: dal 2011 al 2014 è passato da 1,5 a 2,6 milioni (circa l’11% delle famiglie italiane). E se il caffè macinato ha ancora nel supermercato il suo principale canale distributivo, le capsule hanno portato una seconda novità: l’e-commerce che sta diventando un canale sempre più importante.

Redazione
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