martedì, Maggio 7, 2024

Vertice Usa-Corea del Nord: Si farà sì no?

Riprende quota il summit tra il presidente Usa, Donald Trump, e il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un: una delegazione americana è a colloquio con emissari nord-coreani nella zona demilitarizzata che divide le due Coree per preparare lo storico incontro. Lo stesso presidente americano ha voluto confermarlo su Twitter e si è mostrato ottimista: "Stiamo procedendo molto bene", ha detto. I colloqui avvengono a Panmunjom, il villaggio di confine tra le due Coree; potrebbero andare avanti fino a martedì, ha spiegato – ha spiegato la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert. La delegazione americana, stando al Washington Post, è guidata dall’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Corea del Sud, Sung Kim. Al suo fianco Allison Hooker, specialista di Corea presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’amministrazione Trump, oltre a un rappresentante del Pentagono. Attualmente ambasciatore nelle Filippine, inviato nella penisola coreana da Washington per il delicato negoziato, Sung Kim ha "attraversato la linea che separa le due Coree per incontrare" un alto diplomatico nordcoreano, Choe Son Hui: "si conoscono bene" perché hanno fatto entrambi parte delle delegazioni dei loro Paesi durante i negoziati precedenti, nel 2005. Dunque il summit tra Trump e Kim torna probabile: previsto per il 12 giugno a Singapore, era stato cancellato all’improvviso la scorsa settimana da Trump che, in una lettera a Kim, aveva denunciato gli atteggiamenti "ostili" della leadership nordcoreana, per poi cambiare idea, il giorno successivo, dopo la risposta di Pyongyang, definita “cordiale e costruttiva”.
Ma tra alti e bassi, nelle ultime 48 ore si erano visti anche altri segnali positivi. Sabato a fare risalire le quotazioni per l’atteso incontro, è stato anche il secondo vertice inter-coreano in meno di un mese: Kim avrebbe espresso al presidente sud-coreano Moon Jae-in la sua “ferma volontà” di tenere il summit con Trump. Moon ha anche assicurato che il leader nord-coreano vuole procedere alla "denuclearizzazione completa della penisola”. Poi un team diplomatico americano è partito alla volta di Singapore per i dettagli logistici. La delegazione è guidata dal vice capo dello staff presidenziale, Joe Hagin. La delegazione entrata domenica in Corea del Nord è invece più concentrata, secondo la Cnn, sulla sostanza dei temi che saranno sul tavolo dei due leader. Del resto la rottura tra Pyongyang e Washington è avvenuta proprio sui temi che saranno sul tavolo del presidente americano e il dittatore: Trump vorrebbe una denuclearizzazione immediata, o in fasi ravvicinate, concedendo aiuti economici e garanzie per la sopravvivenza del regime nord-coreano; mentre il Nord non ha nessuna intenzione di rinunciare allo status di potenza nucleare, punta a un processo ridotto e scaglionato nel tempo e chiede il disimpegno militare degli Stati Uniti nella penisola coreana. Ecco dunque quali sono i temi su cui lavorano le due delegazioni: dopo il passo indietro, che ha fatto temere l’allontanamento definitivo, si ricomincia dalle fondamenta: si lavora ai negoziati intermedi. Quanto alla data e alla location del summit, come ha detto lo stesso Trump sabato sera nello Studio Ovale, non sono cambiati.

Redazione
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