domenica, Maggio 5, 2024

Confsal: ci vuole la consulta dei lavoratori

Un’alleanza sociale tra sindacato e impresa: una inedita ’lobby’ a tutela di tutti i lavori – dipendente, autonomo e imprenditoriale – e a difesa della ricchezza prodotta dal lavoro. Questo l’obiettivo della Consulta nazionale dei lavori, lanciata oggi dalla Confsal in occasione del convegno che ha organizzato, a Roma, dal titolo ’Lavoro, sviluppo economico, crescita sociale: idee Confsal’, prima tappa di un percorso che nel tempo toccherà temi quali contrattazione, rappresentatività e salario minimo. "Come sindacato non ideologico, siamo a difesa di tutti i lavori, quello dipendente e anche quello autonomo e imprenditoriale", spiega a Labitalia il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, che prosegue: "Penso che se tra imprese e sindacato c’è un reciproco riconoscimento, che presuppone anche il riconoscimento fra le persone che il lavoro lo svolgono e le persone che il lavoro lo organizzano, può scaturire un’alleanza sociale nella comune difesa del lavoro e della ricchezza che esso produce".
"Quindi, abbiamo immaginato l’istituzione di una Consulta nazionale dei lavori, a difesa di tutti i lavori, come luogo di incontro e di confronto fra entità che reciprocamente si rispettano, svolgono il proprio ruolo e che in comune hanno la difesa del lavoro e della ricchezza che si produce. Perché, se insieme difendiamo questa ricchezza, allora potremo avere anche una contrattazione di qualità. Se, invece, la ricchezza viene portata via dal mondo del lavoro, è chiaro che i contratti ne risentiranno", avverte.
“Dalla condivisione di questi principi, sulla base di un reciproco riconoscimento, dunque, sindacato e impresa danno vita a un’alleanza sociale, un’inedita lobby, per tutelare lavoratori e imprese e difendere così la ricchezza prodotta dal lavoro”, ribadisce Margiotta. "Questo primo convegno – sottolinea il segretario generale della Confsal – non vuole essere altro che la prima tappa di un itinerario nel quale noi andiamo a mettere sotto i riflettori alcuni temi fondamentali, quali la qualità della contrattazione, perché pensiamo che ad essa corrisponda poi una qualità del lavoro, e ancora la previdenza, il fisco e la rappresentatività". Margiotta, che ha preso le redini della Confsal da tre mesi, pensa a un sindacato "innanzitutto autonomo, nel senso che non ha vincoli né partitici né ideologici e che ha come unico vincolo l’ancoraggio ai valori in cui crede, vale a dire il lavoro, la tutela dei lavoratori, un’Europa riformata, quest’ultimo testimoniato dalla nostra adesione alla Confederazione europea dei sindacati indipendenti".

Redazione
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