martedì, Aprile 30, 2024

Ecco tutte le novità in arrivo per le ristrutturazioni edilizie

Novità in arrivo per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e le ristrutturazioni . L’Agenzia delle Entrate – con la circolare 15/E del 12 luglio chiarisce infatti la disciplina dei ’beni significativi’ tenendo conto dell’interpretazione fornita dall’ultima legge di bilancio (205/2017, articolo 1, comma 19). Per ’beni significativi’ si intendono quelli individuati dal decreto ministeriale 29 dicembre 1999. In generale, si legge su ’Fisco Oggi’ – rivista telematica dell’Agenzia – "la categoria dei ’beni significativi’ incide sulle agevolazioni Iva previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio".
In sostanza, gli sconti previsti fanno riferimento all’"aliquota Iva ridotta del 10% per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria (articolo 3, primo comma, lettere A e B del Testo unico dell’edilizia, Dpr 380/2001), se eseguiti su immobili a prevalente destinazione abitativa". L’agevolazione, viene ricordato, "coinvolge le prestazioni di servizi complessivamente rese e quindi comprende anche le materie prime e semilavorate e gli altri beni necessari per realizzare l’intervento, a condizione che siano forniti da chi ha eseguito i lavori".
Diverso invece, ricorda ancora ’Fisco Oggi’, il trattamento fiscale dei ’beni significativi’ (Dm 29 dicembre 1999) ossia: ascensori e montacarichi; infissi esterni e interni; caldaie; video-citofoni; apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria; sanitari e rubinetterie da bagno; impianti di sicurezza. Il loro valore, in linea di massima, ha "una certa rilevanza" rispetto a quello delle forniture fatte con gli interventi agevolati di recupero del patrimonio edilizio. Per questo, si precisa, in merito a tali beni "l’aliquota agevolata si applica soltanto sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi".
Se, ad esempio, rifare il bagno ha un costo di 10mila euro – 3mila per la manodopera e 7mila per rubinetteria e sanitari – la manodopera va tutta al 10% mentre, "con riferimento ai 7.000 euro per i beni significativi, l’Iva al 10% è applicabile solo fino a 3.000 euro, cioè sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento (10.000) e quello degli stessi beni significativi (7.000); sugli altri 4.000 euro, si applica l’aliquota ordinaria del 22%".

Redazione
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