giovedì, Maggio 2, 2024

San Lorenzo, la Sindaca Raggi alla commemorazione del bombardamento del 1943: "Non rendiamo la storia vana"

Si è tenuta nella mattinata di giovedì nel parco dedicato ai caduti del 19 luglio la cerimonia di commemorazione del bombardamento alleato a San Lorenzo. All’evento hanno partecipato la sindaca di Roma Virginia Raggi, la presidente del Municipio II Francesca Del Bello, la capogruppo regionale della lista Civica Zingaretti Marta Bonafoni. Con una folta delegazione dell’Anpi erano presenti anche i partigiani Tina Costa e Nando Cavaterra, che hanno accompagnato le autorità a deporre una corona d’alloro commemorativa sul monumento alle vittime del bombardamento. Presenti anche diversi comitati di quartiere e le associazioni Anfim e Aned (ex deportati). "Siamo qui per celebrare il 75esimo anniversario del bombardamento di San Lorenzo che sappiamo, dai racconti e dalla storia, che cosa abbia provocato. Un bombardamento nato per colpire obiettivi militari e trasformatosi in una tragedia civile", ha detto Raggi parlando dal palco.
"Sappiamo – ha proseguito la Sindaca – quanto questo quartiere e Roma abbiano pagato a causa della guerra. Dobbiamo tramandare questo memoria e far capire, con il racconto delle persone che l’hanno vissuto, il dolore e la sofferenza. Sono messaggi importanti che servono per fare capire che cosa stiamo vivendo. Serve farlo anche con linguaggi diversi perché dobbiamo raggiungere tutti. Senza memoria sicuramente nel presente e nelle scelte future commetteremmo errori che qualcuno ha già commesso e non ce lo possiamo permettere. Tante persone hanno pagato con il sangue per la nostra libertà e per questo noi abbiamo il dovere di ricordare.
San Lorenzo – ha concluso Raggi – ci insegna a capire anche come rialzarci, come ha fatto questo quartiere. Non rendere vana la storia: è il compito neanche troppo silenzioso che ci hanno affidato questi testimoni e queste vittime e che noi dobbiamo onorare".
Oltre alla prima cittadina ha parlato anche la consigliera regionale Marta Bonafoni che nel suo intervento ha detto: "Anche noi siamo dentro la polvere che fu sollevata dalle bombe: dobbiamo scansarla per vedere cosa significa la guerra e dove un regime stava portando il Paese. Tantissime di quelle persone morte a San Lorenzo erano immigrati da altre regioni, erano più simili a noi, ma venivano qui a trovare la loro fortuna. Se oggi guardiamo certe immagini, quel mare di morti, dobbiamo ripensare a quei giorni e quelle bombe. Settantacinque anni dopo o facciamo così, o come istituzioni siamo inutili. Dobbiamo far camminare la memoria, con la determinazione di uscire da dove ci stiamo incamminando".

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli