giovedì, Aprile 18, 2024

Battaglie legali sui rimborsi per i voli annullati di Ryanair

"I clienti interessati sono stati contattati tramite e-mail e SMS per quanto riguarda il loro volo e data l’opzione di un trasferimento gratuito sul prossimo volo disponibile, o di un rimborso completo". E’ quanto si legge in una nota di Rynair dopo lo sciopero europeo del personale di bordo che ha causato la cancellazione di circa 600 voli. Tuttavia la compagnia aerea irlandese è finita sotto accusa per aver negato ai passeggeri coinvolti dalla protesta la compensazione pecuniaria. Ryanair ha infatti annunciato che "la compensazione non è prevista" in quanto le cancellazioni dei voli "sono state causate da circostanze straordinarie". E ancora, "secondo la normativa EU261 – ha spiegato la low cost in una nota – la compensazione pecuniaria non è dovuta quando il sindacato agisce in modo ingiustificato e le cancellazioni o ritardi sono totalmente al di fuori del controllo della compagnia aerea".
Ma questa posizione viene contestata, in primo luogo dall’aviazione britannica (CAA), e sul punto ’Il Times’ riferisce: "Ryanair dovrebbe pagare 250 euro ai clienti, in linea con la normativa UE in materia di compensazione, se i voli a corto raggio sono stati cancellati entro due settimane dalla partenza". L’ente inglese inoltre ritiene che non si possa parlare di "circostanze straordinarie", come in presenza di condizioni meteorologiche avverse o problemi con il traffico aereo, e che la compagnia "dovrebbe adempiere alle proprie responsabilità in merito ai 600 voli cancellati". "La decisione di Ryanair di non concedere la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa appare come un vero e proprio illecito", ha invece lamentato il Codacons, secondo cui il comportamento messo in atto da Ryanair viola in modo palese i regolamenti comunitari e le sentenze della giustizia europea e, in tal senso, si pone al di fuori dalla legge". Da qui la presentazione, da parte dell’associazione dei consumatori, di un esposto a 28 Procure della Repubblica territorialmente competenti per gli scali dove opera la compagnia irlandese per truffa e frode in commercio.
Il nodo della della compensazione pecuniaria è senza dubbio un controverso che, per la sua difficile applicazione, è divenuto più volte oggetto di normativa europea. Un esempio è rappresentato dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 19 novembre 2009 che stabilisce il diritto alla compensazione pecuniaria, in analogia a quanto previsto per alcuni casi di cancellazione del volo, anche per i passeggeri che raggiungono la destinazione a partire da tre ore di ritardo rispetto all’orario di arrivo pubblicato. Tale diritto, tuttavia, viene meno se la compagnia aerea dimostra che il ritardo prolungato si è verificato a causa di circostanze eccezionali, ad esempio avverse condizioni meteorologiche, improvvise ed imprevedibili carenze del volo dal punto di vista della sicurezza e scioperi.
Rispetto agli inglesi la posizione italiana è menno rigida e si presta ad aprire nuovi fronti. Per Enac la compensazione pecuniaria non è dovuta – nel caso in cui: – la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali: ad esempio avverse condizioni meteorologiche, scioperi, improvvise ed imprevedibili carenze del volo dal punto di vista della sicurezza; – il passeggero sia stato informato della cancellazione con almeno due settimane di preavviso; – nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della data di partenza e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto; – meno di sette giorni prima e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto. Ma su Rynair incombe anche la denuncia del Codacons per truffa e frode in commercio. “Il Codacons, dopo le numerose cancellazioni dei voli della compagnia aerea registrati ieri in Italia, e le gravissime dichiarazioni dell’operatore che ha annunciato che non concederà alcuna compensazione pecuniaria ai passeggeri danneggiati, presenta oggi un esposto a 26 Procure della Repubblica territorialmente competenti per gli scali dove opera la compagnia irlandese. Il comportamento messo in atto da Ryanair viola in modo palese i regolamenti comunitari e le sentenze della giustizia europea e, in tal senso, si pone al di fuori dalla legge – spiega il Codacons – Il Regolamento CE 261/2004 stabilisce infatti risarcimenti da 250 a 600 euro a passeggero in caso di ritardi superiori alle 3 ore o cancellazioni dei voli, un diritto che la Corte di Giustizia Europea ha stabilito si applichi anche in caso di sciopero del personale, non rientrando le agitazioni sindacali nelle circostanze ’eccezionali’ per cui una compagnia aerea è esonerata dai risarcimenti". Così il Codacons in una nota che prosegue: "Per tale motivo la decisione di Ryanair di non concedere la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa appare come un vero e proprio illecito, che potrebbe realizzare i reati di truffa e frode in commercio. In tal senso il Codacons presenta oggi un esposto a 26 Procure della Repubblica (Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Ragusa, Crotone, Cuneo, Genova, Lamezia Terme, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pisa, Rimini, Roma, Torino, Trapani, Trieste, Venezia, Verona) chiedendo di aprire una indagine penale sulla compagnia area alla luce del comportamento assunto dal vettore, e ha attivato una task force di legali per fornire assistenza ai passeggeri coinvolti nei disagi: tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it o contattare il call center Codacons al numero 892007 e riceveranno le istruzioni su come richiedere il risarcimento spettante per legge e avviare le procedure per eventuali azioni per “danno da vacanza rovinata”, nel caso in cui ritardi e cancellazioni abbiano determinato la perdita di giorni di villeggiatura. Infine l’associazione si rivolge alla Polizia Postale chiedendo di oscurare la pagina del sito Ryanair che fornisce informazioni sul foro legale competente (Irlanda) perché potrebbe indurre in errore i consumatori lasciando loro credere che qualsiasi azione giudiziaria sia da intraprendere nel paese dove ha sede la compagnia".

Redazione
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