"Le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs di Roma e Lazio – si legge in una nota – hanno appreso dai media l’avvio di attività di indagine riguardanti alcune aziende alberghiere della città di Roma – diverse per storicità, dimensione e numero dei lavoratori occupati – in relazione al mancato pagamento dell’ imposta di soggiorno: tali indagini hanno comportato l’adozione di provvedimenti di blocco dei conti correnti e sequestri ricadenti direttamente sulle medesime aziende. Filcams Fisascat e Uiltucs di Roma e Lazio, nel prendere le distanze dal comportamento omissivo delle aziende alberghiere coinvolte, esprimono la loro forte preoccupazione per le eventuali ricadute sul piano occupazionale che potrebbero derivare dall’applicazione del vincolo cautelare.
Ferma restando la necessità di mettere in campo ogni strumento di contrasto ai comportamenti illeciti oggetto di indagine da parte della magistratura, le organizzazioni sindacali segnalano come i provvedimenti cautelativi di sequestro possano compromettere l’operatività aziendale delle imprese alberghiere, determinando il rischio di gravi conseguenze sull’occupazione fino alla riduzione dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto.
Alla luce di quanto rappresentato, le organizzazioni sindacali auspicano una tempestiva soluzione della questione e si attiveranno anche attraverso la richiesta a Roma Capitale di convocazione di un tavolo di confronto istituzionale che, nelle more dei procedimenti penali in corso, possa contemperare gli interessi di tutte le parti, evitando che migliaia di lavoratori operanti nel settore alberghiero del territorio di Roma paghino con il posto di lavoro colpe sicuramente non loro”.