martedì, Aprile 23, 2024

Confcommercio denuncia: spese obbligate ogni anno per 7.300 euro

Sono 7.300 euro l’annuo pro capite: a tanto ammontano le ‘spese obbligate’ per gli italiani secondo l’Ufficio studi di Confcommercio. All’interno troviamo bollette dell’energia elettrica, ticket sanitari, assicurazioni, ma anche affitto e manutenzione della casa. Siamo al 40,7% del totale dei consumi, in calo di un punto percentuale rispetto al 2014, ma i costi sono ancora troppo elevati. Tra le uscite vincolate, ossia quelle per cui c’è poca o nessuna libertà di scelta da parte dei cittadini, l’abitazione è la più rilevante: assorbe 4.200 euro. In crescita il capitolo sanità (629 euro a testa, il 3,5% sul totale dei consumi). Spiega Confcommercio: “Sugli andamenti hanno pesato le esigenze di finanza pubblica, che hanno portato gli enti erogatori di servizi, come per lo smaltimento dei rifiuti, ad aumentare frequentemente le tariffe”. E poi, “le esigenze di risanamento degli squilibri di bilancio regionali imputabili alla spesa sanitaria hanno accresciuto la quota di partecipazione dei cittadini”.
Ci sono poi le spese legale al nostro muoverci, quindi assicurazioni e carburanti. In particolare, c’è stato l’aumento nel prezzo della benzina: “Ciò nonostante, tra il 2014 e il 2018, c’è stato un ridimensionamento della quota destinata a questa componente delle spese obbligate, la cui incidenza dovrebbe tornare, nel 2018, su valori non dissimili da quelli rilevati nel 1995”. Esaminate anche le spese per i gusti e le abitudini dei singoli consumatori, quelle commercializzabili (abbigliamento, alimentari, mobili e vacanze). Nel 2018 queste uscite sono state pari a 10.600 euro annui a testa, rappresentando il 59,3% del totale dei consumi (17.848). Importi in crescita rispetto al 2014, soprattutto per i prezzi dei trasporti.

Redazione
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