giovedì, Maggio 2, 2024

Libia, scontri armati: il Paese è nel caos

Si fa sempre più alta la tensione in Libia. Gli scontri tra milizie rivali a Tripoli hanno costretto il governo di Fayez al-Serraj, sostenuto dalle Nazioni Unite, a proclamare lo stato di emergenza. Circa 400 detenuti sono fuggiti da un carcere nei pressi della capitale libica, approfittando della confusione dovuta agli scontri.
"I detenuti sono riusciti a forzare l’apertura delle porte" e a fuggire dal carcere di Ain zara, ha riferito la polizia, secondo quanto riporta la Bbc. Molti dei detenuti del carcere di Ain Zara sarebbero sostenitori dell’ex leader libico Muammar Gheddafi, condannati per le violenze durante la rivolta del 2011. Il bilancio, comunicato dal ministero della Salute del Governo di accordo nazionale, è di 47 morti e 129 feriti. Lo riferiscono i media libici che riportano di nuovi scontri e colpi di mortaio nel sud della capitale. Nella sera di ieri 15 persone hanno perso la vita dopo che un mortaio ha centrato un campo sfollati di Al Falah.

Redazione
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