martedì, Maggio 7, 2024

Giappone, il arrivo in tifone Jebi: evacuate 300mila persone

Un tifone molto potente, considerato il più violento degli ultimi 25 anni, attraverserà martedì il Giappone centro-occidentale e metterà a dura prova i trasporti e le attività commerciali. Jebi, questo il suo nome, è il ventunesimo della stagione in Asia, si troverà al mattino nella parte meridionale dell’arcipelago e nel corso della giornata raggiungerà le coste, ma colpirà con tutta la sua forza la parte occidentale del Paese, con venti fino a 220 chilometri all’ora in un perimetro molto ampio che comprende anche Tokyo. Sono già 550 i voli cancellati e diversi i collegamenti ferroviari sospesi per precauzione. Le aziende nelle zone che si pensa saranno più colpite hanno chiesto ai loro dipendenti di restare a casa e le scuole resteranno chiuse. Prima dell’arrivo del tifone – intorno a mezzogiorno di oggi, ora locale, nella prefettura di Tokushima – sono stati emanati ordini di evacuazione per oltre 300 mila cittadini, 280 mila dei quali nella sola prefettura di Kobe, dove Jebi è arrivato poco dopo, intorno alle due del pomeriggio. I meteorologi hanno emesso allarmi per possibili slavine, alluvioni e per la presenza di alte onde, come mostrano le immagini diffuse oggi dai media giapponesi. Finora, circa 1500 ripari temporanei sono stati allestiti dalle autorità locali delle aree piu’ interessate dal passaggio del tifone. L’arrivo di Jebi ha provocato gravi disagi ai trasporti, secondo quanto riferisce l’emittente televisiva Nhk: sono oltre seicento i voli cancellati (altre cifre parlano di quasi ottocento) mentre il servizio ferroviario è stato sospeso in diverse aree a Kyoto, Osaka e Kobe. Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha annullato un viaggio all’interno del Paese per coordinare gli sforzi del governo, e il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha chiesto di prendere "tutte le misure possibili" contro il tifone. Il Giappone occidentale è stato pesantemente colpito dai tifoni nell’estate 2018: il bilancio delle alluvioni che nel luglio scorso hanno colpito le parti centrali e occidentali del Paese è di circa 220 vittime.

Redazione
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