venerdì, Maggio 3, 2024

Il superindice dell’Ocse stima un rallentamento dello sviluppo dei Paesi avanzati e l’Italia subisce la flessione più forte

Nuovi segnali di rallentamento della crescita nei Paesi avanzati dal superindice economico dell’Ocse. A luglio il Composite leading indicators (Clis) ha registrato una generale contrazione dello 0,11 per cento rispetto al mese precedente, mentre la variazione nel confronto su base annua si è attestata al meno 0,53 per cento.
Sull’Italia il relativo indice Clis ha nuovamente registrato il calo mensile più forte, meno 0,16 per cento laddove la contrazione annua è stata contenuta al meno 0,07 per cento. La Penisola comunque vede una cospicua compagnia in questa dinamica: il superindice è sceso su Germania (-0,10% e -0,80% su anno), Francia (-0,14% e -1,06%), sull’insieme dell’area euro (-0,14% su mese e -0,76% annuo), così come nel Regno Unito (-0,11% e -1,37% annuo).
Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, l’indicatore segnala invece stabilità su Stati Uniti (-0,08% e -0,16% annuo), Giappone (-0,07% e -0,46% annuo), così come in Canada (-0,07% e -0,74% annuo). Infine, le grandi economie emergenti mostrano un quadro frastagliato. La Cina vede il maggior incremento mensile del Clis (+0,32%) ma anche un calo su base annua (-0,27%); l’India vede solo aumenti (+0,23% su mese e +2,52% su anno); il Brasile vede un calo mensile (-0,19%) ma un aumento annuo (+1,96%) mentre la Russia vede solo cali (-0,14% e -0,13%).

Redazione
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