giovedì, Aprile 25, 2024

Milano per le Olimpiadi invernali del 2026? Il Sindaco Sala, la città è disponibile

Il sindaco di Milano Beppe Sala in un video su Facebook pubblicato da San Francisco conferma la disponibilità della città a ospitare le Olimpiadi invernali 2026, ma pone alcune questioni: Milano dev’essere la prima città indicata nel brand e la governance dev’essere controllata dal governo. “Quello che Milano chiede è molto semplice: le Olimpiadi si fanno a difesa del brand della città. Io rispetto moltissimo la mia collega sindaca di Torino, ma quando lei dice che il tema è la sostenibilità, io non sono d’accordo. Non perché la sostenibilità non sia importante, ma è un prerequisito. Le Olimpiadi o l’Expo si fanno per valorizzare il brand: oggi la gente nel mondo non si ricorda dell’Expo di Milano sostenibile, pur essendo stato sostenibilissimo, ma si ricorda dell’Expo di Milano”. Questa la premessa del primo cittadino alla prima richiesta avanzata: “Milano dovrà essere la prima città indicata nel brand. Non è una questione di arroganza, ma noi è 15 mesi che lavoriamo e discutiamo con il Cio, 15 mesi in cui il Coni ci ha detto che Milano sarà la capitale”. La seconda delle richieste avanzate dal sindaco Sala per le Olimpiadi riguarda la governance, che il primo cittadino chiede sia affidata al governo, onde evitare confusione. “Io ho vissuto la complessità di Expo, mettere insieme teste diverse e istituzioni diverse non è semplice e in quel caso si trattava di Comune e Regione”, premette Sala. “Non so cosa immaginarmi – prosegue – mettendo insieme tre Comuni, tre Regioni, il Coni, il governo”. “Se le Olimpiadi si faranno, la società di scopo dovrà essere gestita interamente dal governo, senza le città. Se no si fa casino e ve lo dico per esperienza”, chiede il sindaco. Dopo aver esplicitato le sue richieste per le Olimpiadi 2026, il sindaco Sala assicura che se governo e Coni decideranno di candidare altre città, da parte di Milano non ci sarà alcuna polemica. “Noi crediamo nel progetto olimpico, ma ci devono essere le condizioni. Siamo coerenti: sto chiedendo quello che chiedo da tantissimo tempo. Se si potrà fare bene, se le richieste di Milano saranno esaudite, bene. Se le richieste di Milano non fossero esaudite, ma il governo volesse candidare altre città, noi supporteremmo. Lo dico ora: il livello di polemica sarà zero”. “Però – conclude – guardiamo avanti: ci sono tante altre questioni”.

Redazione
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