lunedì, Aprile 29, 2024

Alla Fiera di Roma la sesta edizione di "Make Faire" sull’innovazione tecnologia: dal 12 al 14 ottobre

Oltre mille invenzioni provenienti da 61 Paesi diversi, 7 padiglioni in 100 mila metri quadri di estensione, 25 università e centri di ricerca coinvolti, 55 scuole italiane selezionate di cui 5 provenienti dall’Unione europea. Questi sono alcuni dei numeri della sesta edizione di ’Maker Faire Rome – The European Edition’, manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua azienda speciale Innova Camera in programma dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Roma che fa convergere nella capitale il meglio dell’innovazione da tutto il mondo. Una ribalta dedicata alle famiglie, ai bambini e a tutti gli appassionati di innovazione, ma anche un format consolidato per le aziende e gli innovatori di professione che utilizzano la cultura digitale come mezzo per affrontare le nuove sfide dei mercati. Tre sono i temi al centro dell’edizione 2018, come indicato oggi durante una conferenza stampa al Tempio di Adriano a Roma da Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma: innovazioni robotiche, intelligenza artificiale, economia circolare.
Proprio quest’ultimo settore è quello che rappresenta la novità e l’interesse maggiore per l’attualità e la portata potenziale delle invenzioni sulla radicale trasformazione sociale ed economica che sta cambiando rapidamente lo stile di vita delle persone. Un intero padiglione sarà dedicato all’economia circolare e mostrerà i percorsi virtuosi che sono stati sviluppati dalle aziende dotate di una particolare visione – e che da anni hanno abbandonato i vecchi modelli produttivi ’lineari’ – a giovanissime startup che presenteranno come l’innovazione tecnologica, nel modo dell’economia circolare, sia sempre sinonimo di creatività. Nel padiglione ci sarà chi riesce a trasformare la canapa in bioplastica per stampare, con tecnologie 3D, oggetti indispensabili alla vita delle persone o chi produce tessuti utilizzando lo scarto delle lavorazioni casearie o fibre tessili e lane riciclate, o chi realizza prodotti farmaceutici dagli insetti o offre soluzioni al risanamento edilizio con colture microbiche o chi, infine, offre una bioraffineria in scatola per usi domestici.
Cuore del padiglione sarà il grande ristorante circolare allestito nello spazio Eni e progettato dallo studio Carlo Ratti Associati che mostrerà l’impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone delle tecnologie Eni che trasformano i rifiuti solidi in energia e in un biocarburante di seconda generazione, oli di frittura in biodiesel e polistirene in polistirene espandibile destinato al settore dell’isolamento termico.
A ’Maker Faire’ si spazierà, poi, dall’Internet delle cose e dall’intelligenza artificiale alla manifattura digitale, passando per il cibo del futuro alla sensoristica; mobilità smart, riciclo e riuso, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere; scienza e biotecnologie e droni. Non mancherà poi un’area dedicata allo Spazio, ovvero alla celebrazione del Programma Apollo, un’anteprima assoluta del cinquantennale del primo sbarco sulla Luna che si celebrerà nel 2019. Protagonisti di quest’area i pionieri che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco.
Confermata l’area della robotica – curata da Bruno Siciliano docente di Robotica all’Universita’ Federico II di Napoli e autore del libro ’Handbook of Robotics’, manuale di riferimento per tutta la robotica mondiale – che, dopo il grande exploit del 2017 con la presenza delle migliori realtà italiane, quest’anno cresce di importanza e si arricchisce di set up dimostrativi provenienti da tutta Europa.

Redazione
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