giovedì, Maggio 2, 2024

Marino (Fiamo): "L’omeopatia fa paura solo a chi non la comprende"

’’L’omeopatia fa paura a tutti coloro che non la comprendono perchè non hanno i mezzi e la volontà e fa paura agli interessi economici, culturali e sociali ma le evidenze scientifiche sono a migliaia, a tutti i livelli, basta andare a cercarle’’. Ad affermarlo Francesco Marino, medico esperto in omeopatia e agopuntura e vice presidente Fiamo, intervenuto a Torino alla tre giorni del congresso nazionale della federazione che raggruppa associazioni e medici omeopati. ’Noi sappiano che l’omeopatia agisce, non sappiano ancora come, ma non si può parlare di effetto placebo – aggiunge – le fake news si infrangono contro le esperienze dirette di coloro che hanno provato sulla propria pelle e su quella dei propri cari gli effetti clinici dell’omeopatia’’.
L’omeopatia – spiega – agisce perché segue il principio di similitudine che è la legge di base su cui si fonda. Una sostanza che viene utilizzata a dosaggi ponderali o tossici può provocare una sintomatologia in un soggetto sano e la cura a dosaggi infinitesimali in un soggetto malato. Se la ricerca di questa sostanza che provoca quel quadro è corretta l’effetto clinico si trova, se invece non si trova la sostanza si sbaglia la terapia e non c’è alcun effetto. In quel caso non si può parlare di effetto placebo ma solo di errore professionale.
’’In sostanza – precisa – noi sappiano perché l’omeopatia funziona se applichiamo correttamente i suoi criteri, così come l’agopuntura che funziona se sappiamo maneggiare con maestria i suoi principi e le sue leggi. Non sappiamo ancora come, nel senso che si sta indagando su questo fenomeno. Ci sono una serie di ipotesi che i detrattori si rifiutano di prendere in considerazione. Ma questa è malafede, perché l’uomo di scienza è una persona aperta e curiosa, mentre il pregiudizio è quanto di meno scientifico ci possa essere. Convinto che si possa magari fermare gli omeopati ma non certo l’omeopatia, perché ’’segue i processi vitali di base più comuni che funzionano nel neonato, nell’animale, nella pianta, nel terreno, nella cellula che solo chi non vuole non può accettare’’. Marino prosegue nella redazione di un database di ricerche scientifiche che ad aprile dovrebbe vedere la luce ed essere messo a disposizione dalla Fiamo. “Noi vogliamo portarlo alla conoscenza di tutti, dei medici, degli omeopati e non, dei pazienti, delle istituzioni, dei media, perché tutti possano confrontarsi prima di parlare. Poi – conclude – il passo successivo sarà quello di armonizzare tutti i database esistenti in modo da averne uno coerente, aggiornato periodicamente, sicuro, consultabile ma non manipolabile’’.

Redazione
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