Nessun provvedimento cautelare per i due fermati dai carabinieri
dopo aver fatto danni e colpito la guardia giurata in servizio
Sono già in libertà i due aggressori del pronto soccorso di Ladispoli. I carabinieri li hanno fermati dopo l’assedio al Pit la notte tra mercoledì e giovedì, al momento però l’autorità giudiziaria non ha previsto alcun ordinanza cautelare per i due giovani già noti alle forze dell’ordine. Il ricordo del personale è ancora vivo. Sono stati momenti drammatici per chi era al lavoro e per chi è stato massacrato di botte. “Ce la siamo vista davvero brutta. Uno aveva in mano l’estintore e aveva iniziato a sfondare la vetrata per accedere all’interno del locale medico. Pensavamo davvero al peggio, abbiamo temuto per la nostra vita”. Intanto con l’intervento di alcuni operai sono stati riparati i danni. Sul caso è intervenuto il consigliere di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita: “E’ un fatto di una gravità inaudita. Non è tollerabile che chiunque entri e usi violenza in modo indisturbato contro il personale e procuri danni a beni della collettività. Per l’ennesima volta assieme al nostro sindaco Alessandro Grando scriveremo al ministero dell’Interno affinché a Ladispoli venga realizzato un presidio della Polizia di Stato per dare sicurezza ai cittadini del nostro territorio”. Ladispoli da tanto tempo non è più paesotto in riva al mare, ma una realtà sociale complessa ed articolata. Purtroppo però il cammino per il cambiamento dell’approccio delle istituzioni sembra ancora lungo.