giovedì, Aprile 18, 2024

Il ministro Tria risponde duramente alle critiche di Moscovici: “Le loro previsioni sono in netto contrasto da quelle del governo italiano”

Dopo il nuovo attacco della Ue alla manovra, con l’Italia fanalino di coda in Europa per la crescita stando alle previsioni economiche d’autunno della Commissione Ue, interviene il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “Le previsioni della Commissione europea relative al deficit italiano sono in netto contrasto con quelle del Governo italiano e derivano da un’analisi non attenta e parziale del Documento Programmatico di Bilancio , della legge di bilancio e dell’andamento dei conti pubblici italiani, nonostante le informazioni e i chiarimenti forniti dall’Italia”, ha commentato il titolare del Mef. “Ci dispiace constatare questa défaillance tecnica della Commissione, che non influenzerà la continuazione del dialogo costruttivo con la Commissione stessa in cui è impegnato il Governo italiano. Rimane il fatto che il Parlamento italiano ha autorizzato un deficit massimo del 2,4% per il 2019 che il Governo, quindi, è impegnato a rispettare”, ha concluso. Dello stesso avviso il premier Giuseppe Conte: “Le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno, sottovalutano l’impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali. Andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici, sulla crescita che aumenterà e sul debito e il deficit che diminuiranno. Non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità delle nostre previsioni”. “Per questo – ha continuato Conte nella nota – riteniamo assolutamente inverosimile qualsiasi altro tipo di scenario sui conti pubblici italiani. Il deficit diminuirà con la crescita e questo ci permetterà di far diminuire il rapporto debito/Pil al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021. L’Italia non è affatto un problema per i Paesi dell’Eurozona e dell’Unione europea, ma anzi contribuirà alla crescita di tutto il continente”. “Le riforme strutturali che mettiamo in campo, dalla riforma dei centri per l’impiego alla semplificazione del codice degli appalti, alla riforma del codice e del processo civile insieme al piano investimenti, daranno maggiore impulso alla crescita rispetto a quanto previsto dalla Commissione Ue. Sulla base di queste valutazioni, guardiamo positivamente agli sviluppi del dialogo intrapreso con le Istituzioni europee”, ha concluso il presidente del Consiglio.
Redazione
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