giovedì, Aprile 25, 2024

Baobab, ancora controlli dentro e fuori del centro. Nuovi trasferimenti di migranti in Questura

“Anche stamattina all’arrivo dei volontari in piazzale Spadolini già presenti i blindati. Gli agenti non ci permettono di avvicinarci. Stanno identificando, ancora una volta, tutti i presenti. Al momento 14, tutti già fotosegnalati on occasione del precedente sgombero, sono stati trasportati in Questura”. Lo scrivono su Fb i volontari di Baobab experience per denunciare, anche oggi, lo stop messo in atto dalle forze dell’ordine all’erogazione di abiti, coperte e pasti caldi da parte della rete di solidarietà cittadina che si è stretta intorno ai migranti e rifugiati precedentemente accolti nel campo informale di piazzale Maslax, adiacente alla stazione Tiburtina. Circa 50 persone sono ancora in strada senza una alternativa da parte dell’amministrazione capitolina, e viene impedito ai volontari di assisterli. Ieri una simile azione era stata messa in atto impedendo agli sfollati di ripararsi sotto la pioggia battente e ai volontari di soccorrerli. A fronte di questa situazione di stallo per il 23 novembre dalle 15 Baobab Experience, Alterego – Fabbrica dei diritti, Blocchi Precari Metropolitani e Link Roma hanno convocato un presidio in piazza San Silvestro “per manifestare tutto il nostro dissenso contro il Dl Salvini, un provvedimento razzista e securitario che criminalizza migranti, poveri, attivisti per i diritti sociali. Nonostante avessimo chiesto alla Questura piazza Montecitorio, perché volevamo protestare proprio davanti al palazzo in cui si discuterà il decreto, questa nostra richiesta è stata negata per presunti ‘problemi di sicurezza´ legati all’elevato numero di persone che potrebbero essere presenti”, spiegano le associazioni in un comunicato.  “Riteniamo gravissima questa presa di posizione della Questura, che comporta un evidente restringimento del diritto di manifestare e siamo pronti a raccogliere la sfida: dimostriamo che il 23 novembre saremo in tantissimi e tantissime, in piazza”, spiegano. .”Utilizziamo quella giornata per raccontare le storie di solidarietà e mutualismo che esistono e resistono nei nostri territori; denunciamo tutte le esperienze positive e di riappropriazione dei diritti e degli spazi che questo decreto spazzerà via; diamo parola ai richiedenti asilo cacciati dagli Sprar o a chi è oggi titolare di una ‘protezione umanitaria´, che vorrebbero rendere marginale ed ‘irregolare´ un domani. Conosciamoci e riconosciamoci nel bisogno di opporci a questa nuova normativa così ingiusta”. Gli hashtag dell’iniziativa #SpegniLaMiccia #Indivisibili
Redazione
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