venerdì, Aprile 26, 2024

Gratteri e la ‘ndrangheta: “Roma Capitale aperta? C’è spazio per tutti”. I rischi per il litorale laziale da nord a sud

“Roma Capitale Roma città aperta. C’è spazio, c’è un territorio per tutti, chiunque può fare affari, chiunque può fare business”, la differenza con Milano? “Ci sono locali in Lombardia, in Piemonte. A Roma è stato deciso quarant’anni fa di lasciarla aperta. Se ancora rimane questo dato vuol dire che è conveniente lasciarlo in questo modo. C’è spazio per tutti”. Così Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro rispondendo ai cronisti margine della presentazione del libro “Storia segreta della ‘ndrangheta” scritto dal magistrato insieme ad Antonio Nicaso, evento voluto dalla Regione Lazio e dal presidente Nicola Zingaretti.

C’è paura di uno scontro? È stato chiesto al procuratore che ha spiegato: “No. La ‘ndrangheta uccide quando è assolutamente necessario. Ma purtroppo ha dimostrato, nei momenti in cui ha deciso di sparare, in pochi anni nella provincia di Reggio Calabria, ha ucciso 700 persone”.

Gratteri ha poi parlato di Nettuno e del litorale laziale, dove c’è “una famiglia di ndrangheta del basso catanzarese ha deciso di aprire un locale di ndrangheta”. “Io penso che le mafie non sono delle strutture statiche, immobili e ingessate. Le mafie si muovono e si evolvono con il mutare sociale. Quindi, si adattano al territorio, alle difficoltà, agli affari e al business che trovano” ha aggiunto. Da anni è chiaro che l’infiltrazione della criminalità organizzata ha scelto, oltre che Roma, anche le attività del Litorale romano. Non solo Ostia, dove oggi è più rischioso far girare i denari, ma le parti più a nord ed più a sud della Capitale.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli