martedì, Aprile 23, 2024

Draghi: “Finanziare il deficit pubblico non ha mai prodotto benefici in Italia”

Finanziare il deficit pubblico non ha mai prodotto benefici in Italia. Lo ha detto Mario Draghi, presidente della Bce, al Sant’Anna di Pisa.

In passato, “l’Italia è dovuta ricorrere alla svalutazione per mantenere il tasso di crescita simile agli altri partner europei. L’inflazione divenne insostenibile. Qualcuno ricorda il caro vita che colpì i più vulnerabili”, ha osservato Draghi.

Draghi ha anche spiegato che non è vero che per i Paesi con sovranità monetaria ci sia l’abitudine di finanziare la spesa pubblica stampando moneta. “Non è ovvio – ha detto Draghi- che un Paese tragga vantaggio in termini di maggiore sovranità monetaria dal non essere parte dell’euro. La moneta unica ha consentito a diversi Paesi di recuperare sovranità monetaria rispetto al regime di parità fisse vigenti nello Sme degli anni Ottanta. Le decisioni rilevanti di politica monetaria erano prese in Germania”.

“Oggi – ha detto ancora Draghi – sono condivise da tutti i Paesi che fanno parte dell’unione. Tra i presunti vantaggi della sovranità monetaria, ci sarebbe quella di poter finanziare con moneta la spesa pubblica, ma non è particolarmente apprezzato dai Paesi che fanno parte del mercato unico ma non fanno parte dell’euro. La media ponderata del debito pubblico di questi Paesi è pari al 68% del loro prodotto. Se togliamo il Regno Unito, è il 44% contro un rapporto dell’89% per i Paesi che appartengono all’area euro”, ha concluso Draghi.

La possibilità di stampare moneta per finanziare il deficit pubblico non ha attratto i Paesi che fanno parte del mercato unico ma non dell’euro.

Redazione
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