martedì, Aprile 30, 2024

Piazza Risorgimento, finita la festa…

Piazza Risorgimento, finita la festa…

Dopo il mercatino artigianale e gli spettacoli da strada, ieri mattina il centro storico appariva abbandonato al degrado. Il coprifuoco natalizio continua a Cerveteri e nelle frazioni

 

di Alberto Sava

Nello scorso week end si sono registrati i primi tentativi del Comune di avviare una parvenza di clima natalizio, ma solo in una piazza del centro storico. Piazza Risorgimento è diventata tutta isola pedonale per ospitare un mercatino dell’artigianato e spettacoli da strada fatti di musica e giocolieri. Sono stati due giorni in cui è riaffiorato lo scomparso spirito del Natale, sia pure illuminato da luci con intensità pari a quelle che negli degli anni ’50 si accendevano durante le feste paesane per il Santo Patrono. Passata la festa… cestini ricolmi di rifiuti, albero poggiato in terra, scatoloni contenenti rifiuti sono rimasti lì in bella vista dopo il mercatino di sabato e domenica. A denunciare la situazione di degrado in piazza Risorgimento i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis: “La nostra piazza principale addobbata per il Santo Natale – dichiarano- ma nell’ordinanza del Sindaco gli operatori dei mercatini non dovevano pulire? Vedremo se saranno comminate sanzioni!”. L’edizione del Natale 2018 a Cerveteri va iscritta nel libro nero dell’Amministrazione Pascucci, finita nel vortice delle critiche dei cittadini che da settimane pubblicano su FB post inferociti contro la tristezza, quotidianamente documentata anche dai video ironici e ficcanti del consigliere di minoranza Luca Piergentili. Atteso che sono oggettivamente più unici che rari gli ambiti in cui l’amministrazione non registra pessime performances, e che, a voler fare veramente opposizione dura e pura, non si saprebbe come rimpattare, ha lasciato stupiti la sordina di alcuni politici locali rimasti indifferenti allo squallido pauperismo natalizio, con cui l’amministrazione ha avvolto l’intera città. Da tempo Cerveteri è una città in cui le tradizioni sono condannate al buio. A nessuno sfiora l’idea, troppo scomodo pensare, di provare a intuire il disegno di isolare le tradizioni, di sezionarle e stravolgerle ad usum delphini, dove è abbastanza intuibile chi è il delfino. C’era da protestare, e non poco, per esempio, sul fatto di spacciare il film “Accattone” per un appuntamento natalizio. Non stentiamo a credere che l’intera maggioranza provi un senso di sdilinquimento dinanzi a cotanto capolavoro della cinematografia, e che tanto basti per farli sentire paghi di festeggiamenti natalizi, ma la città è avvolta da un sinistro buio, come nelle favole in cui qualcuno ruba lo spirito del Natale. Tranne la buona volontà dei commercianti, che nei lori dintorni hanno allestito luminarie molto dignitose, Cerveteri è avvolta nel buio più nero, politico ed ‘elettrico’. Ci manca l’ordine di chiudere le imposte dopo le diciotto e di non accendere le luci in casa di sera, e poi il coprifuoco natalizio è completo in tutta Cerveteri e frazioni.

Redazione
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