venerdì, Aprile 26, 2024

Inquinamento, a Brescia il triste primato d’Italia

Sono 19 le città italiane che hanno oltrepassato il limite giornaliero di PM10 (le cosiddette ‘polveri sottili’). Stando ai dati aggiornati al 10 dicembre 2018, Brescia, con 87 giorni, è la città con il maggior numero di superamenti, seguita da Torino e Lodi con 69. Viterbo invece, almeno finora, non ha mai oltrepassato il limite. Sono i risultati dell’edizione 2018 del Rapporto Ispra-Snpa ‘Qualità dell’Ambiente Urbano’, presentato questa mattina al Senato. Il lavoro, che analizza l’ambiente in 120 città e 14 aree metropolitane, dedica il focus di quest’anno alle esperienze innovative. Secondo il rapporto Ispra-Snpa, nel 2017 il valore limite annuale per il biossido di azoto (NO2) è stato superato in almeno una delle stazioni di monitoraggio di 25 aree urbane, si sono poi registrati più di 25 giorni di superamento dell’obiettivo a lungo termine per l’ozono in 66 aree urbane su 91 per le quali erano disponibili dati e il superamento del valore limite annuale per il PM2,5 (25 µg/m³) in 13 aree urbane su 84. Non mancano però i segnali positivi. Il trend delle concentrazioni di PM10, PM2,5 e NO2 è comunque in diminuzione. Anche le emissioni di PM10 primario – segnala Ispra – quello direttamente emesso dal riscaldamento domestico e dai trasporti, ma anche dalle industrie e da alcuni fenomeni naturali, passano da un totale di 45.403 tonnellate (Mg) nel 2005 a 36.712 tonnellate (Mg) nel 2015 con una riduzione del 19%.

Redazione
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