venerdì, Aprile 19, 2024

Manovra, rush finale alla Camera con l’incognita Bce. Il Governo punta a chiudere entro sabato e cambierà la norma che aumenta l’Ires al Terzo Settore

La norma della manovra cha aumenta l’Ires sul terzo settore sarà “cambiata nel primo provvedimento utile” dal governo. Lo ha annunciato il vicepremier M5s Luigi Di Maio, in una dichiarazione. “Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori – ha ammesso Di Maio- una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli. Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Inoltre, abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima”.

Intanto è partito il rush finale per la manovra il cui esame è ripartito in commissione alla Camera. Il governo porrà la fiducia e punta a chiudere entro sabato. Intanto per la realizzazione di nuove opere arriva un’apposita struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici. Per il funzionamento della nuova struttura, prevista l’assunzione a tempo determinato, a partire dal 2019, di un massimo di 300 persone. Con l’obiettivo di ridurre la
dispersione idrica, arriva inoltre un miliardo di euro complessivi in 10 anni. Tra le curiosità del provvedimento l’assicurazione infortuni delle casalinghe e biglietti nominativi per i grandi concerti rock e pop, ma anche sconti per i giovani che prendono la patente per guidare un Tir.

Ma non tutto potrebbe filare nella giusta direzione, visto che la Bce, nutre molte perplessità sulla manovra varata dal Governo Conte. Il Bollettino della Banca centrale è più che chiaro: “È particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti si riscontri in Italia, un Paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato”.

“Nel caso dei paesi con elevati livelli di debito – prosegue la Bce -, sono indispensabili ulteriori sforzi di consolidamento per imprimere all’incidenza del debito una solida dinamica discendente, poiché il forte indebitamento rende tali Stati vulnerabili a eventuali futuri episodi di flessione economica o di instabilità dei mercati finanziari. Alla luce di ciò, desta preoccupazione il fatto che la conformità al Psc è più debole nei paesi più vulnerabili agli shock”.

Redazione
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