venerdì, Marzo 29, 2024

Jova Beach Party, Pascucci scatena la guerra con Grando

Il Sindaco della città etrusca piazza sui social le ”carte” che testimonierebbero la paternità dell’evento e punta il dito sull’incompetenza dell’amministrazione ladispolana

 

“Pascucci non si prenda meriti non suoi”. E ancora: “Sono stato io a suggerire Campo di Mare per l’evento”. Erano state queste le parole degli amministratori ladispolani sull’annuncio del cambio location del Jova Beach Party. Dopo che la tappa ladispolana era saltata a causa del fratino, dall’organizzazione si erano subito messi a lavoro per l’individuazione di una nuova location. E alla fine Campo di Mare, a pochi chilometri di distanza da Ladispoli ha vinto su tutti. Un cambio di sede utile a far scoppiare la polemica. E a inasprire rapporti ormai non più distesi. Vicenda, quella relativa al Jova Beach Party, che aveva scatenato anche l’opposizione cerite, con i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis che a quanto pare avrebbero chiesto lumi direttamente alla Trident sulla paternità dell’evento. Una presa di posizione mal digerita dal sindaco Pascucci che ora ha deciso di “spiattellare” la verità su come sono andati i fatti “Il 19 dicembre scorso è saltato il concerto di Jovanotti a Ladispoli. Poco prima dell’annuncio ufficiale, sono stato contattato dagli organizzatori – scrive Alessio Pascucci che ha deciso di togliersi i sassolini dalle scarpe – per valutare la possibilità di tenere l’evento a Cerveteri. Erano in lizza diverse città costiere e soltanto dopo alcuni sopralluoghi (effettuati con grande discrezione), si è capito che la nostra città offriva le migliori condizioni. Il 4 gennaio, dopo aver acquisito i permessi propedeutici, la nostra Giunta ha approvato la delibera che autorizza il Jova Beach Party a Campo di Mare. Ma, come avete visto, nessuno della nostra Amministrazione allora ha scritto niente. L’accordo con la produzione era infatti che fino al giorno 7 gennaio (data in cui Jovanotti avrebbe annunciato le novità) niente sarebbe dovuto trapelare, pena la perdita del concerto; questo anche per non farli trovare di nuovo nella stessa difficile situazione causata dall’annullamento della tappa di Ladispoli. Nessun comunicato stampa, nessun post, nessuna indiscrezione, neanche dopo le prime uscite giornalistiche; addirittura la gran parte della mia stessa amministrazione e la cittadinanza di Cerveteri – ha proseguito Pascucci – non sapevano nulla. Era necessario. E sono certo che tutti capiranno che l’obiettivo era di gran lunga più importante dell’entusiasmo per un evento così coinvolgente. Altri, invece, hanno iniziato a sparlare. Sia chiaro: il Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando all’inizio non sapeva niente e non è stato certo l’artefice della proposta su Cerveteri, come si può per altro evincere dalla lettera scritta in data 07 gennaio 2019 dalla società di produzione che dichiara esplicitamente che “nessuna indicazione per la scelta dell’area di Campo di Mare ci è arrivata da parte del Sindaco di Ladispoli”. Ed è normale considerando che sono venuti a conoscenza del percorso soltanto alcuni giorni dopo, quando, abbiamo deciso insieme (Sindaco di Cerveteri e management) di comunicarglielo prima degli altri. Perché, sia chiaro, un evento sul nostro territorio dovrebbe portare benefici a tutti, anche a quelli che se lo sono lasciati sfuggire. Anzi aggiungo che il 28 dicembre (quindi dieci giorni dopo che siamo stati contattati e molto dopo i primi sopralluoghi), insieme a un membro dell’organizzazione ho voluto incontrare a Cerenova il Sindaco Alessandro Grando per metterlo al corrente della situazione in prima persona. Oggi, considerando come sono andati i fatti, mi chiedo se sia stata una buona idea. Infatti, nonostante il Sindaco Grando conoscesse benissimo le condizioni di riservatezza (perché le aveva già vissute in occasione della data di Ladispoli e perché gliele avevo confermate in prima persona), forse preoccupato di recuperare il danno d’immagine, ha ben pensato di uscire da solo, senza l’accordo con nessuno, neanche con il sottoscritto, mettendo seriamente a rischio il concerto e dimostrando di anteporre la propria visibilità personale all’interesse verso il nostro territorio. Non conosco nessun altro caso in Italia in cui un sindaco annuncia l’evento di un altro Comune. E sinceramente fatico a comprendere le ragioni di un simile comportamento. Come se non bastasse, nelle ore successive allo scomposto annuncio del Sindaco Grando è poi stata messa in atto una campagna di comunicazione, con le pittoresche dichiarazioni di Giovanni Ardita e di altri personaggi dell’amministrazione, che è sembrata davvero mirata soltanto a far saltare la data. Sappiate comunque che non me la sono presa più di tanto perché sarà poi l’evento che terremo nella nostra Cerveteri a dare comunque lustro all’intero litorale e a consentirci di rimediare alla brutta figura fatta a livello nazionale con l’annullamento precedente e le polemiche di quei giorni. C’è però dell’altro. Incredibile, incomprensibile, ma vero. Come ricorderete, pochi minuti dopo il “Grando” annuncio, due consiglieri comunali “di Cerveteri” Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis, hanno pubblicamente ringraziato il sindaco di Ladispoli per tanta benevolenza nei confronti della nostra città. Non hanno però detto ai cittadini che contemporaneamente avevano scritto e inviato una lettera alla società di produzione per sollevare tutta una serie di questioni tecniche ed evidenziare numerose criticità sulle aree di Campo di Mare scelte per il concerto. Volevano far annullare la data? Anche i due consiglieri comunali di Cerveteri volevano che il concerto dell’estate non si tenesse nella nostra, nella loro città? Il comportamento che hanno tenuto è la risposta: è ovvio che l’obiettivo fosse far saltare il concerto di Jovanotti. Un comportamento incommentabile, ennesima dimostrazione di quali siano i veri interessi di alcuni politicanti e di quanto siano distanti da quelli delle nostre due città. In allegato, per maggiore chiarezza, trovate la lettera dei due Consiglieri alla produzione e il testo integrale della risposta. Così, giusto per farvi un’idea. Credo infatti che sia importante far sapere ai cittadini di Cerveteri (e di Ladispoli), chi veramente ha a cuore le sorti del nostro territorio e chi invece no. Oscar Wilde, uomo e scrittore che ho sempre stimato molto, diceva che “a volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”. So che questo artista non è amato da certi amministratori. Ma non è necessario amarlo: basterebbe leggerlo ogni tanto”. Il sindaco di Cerveteri ha poi voluto precisare anche che, per lui, “il rispetto istituzionale è alla base del comportamento di un amministratore pubblico”. “Per questo siamo stati tra i pochi Comuni costieri del Lazio a non esserci proposti né privatamente, né pubblicamente come alternativa a Ladispoli quando abbiamo saputo che iniziavano a sorgere problemi. Anzi abbiamo fatto il tifo fino all’ultimo momento perché l’evento rimanesse nel nostro territorio. Ma il senso delle istituzioni non si impara. O ce lo hai dentro o non c’è elezione che possa regalartelo. Sotto i riflettori, poi anche le esternazioni del vicesindaco Pierpaolo Perretta che per Pascucci “on meritano neanche una mia parola. Erano già imbarazzanti da sole, ma la smentita che ha dato il WWF Italia alle sue parole è stata chiara ed esaustiva”

Redazione
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