martedì, Aprile 23, 2024

Giustizia per Marco Vannini, scatta la petizione su change.org

Raccolta firme che nel giro di pochissime ore ha superato quota 35mila e raccoglie ogni secondo che passa sempre più adesioni.

Tricolore listato a lutto sul Comune di Cerveteri

 

di Alberto Sava

Sono trascorse alcune ore dalla sentenza di secondo grado del processo Vannini in cui è stata derubricata la pena di Antonio Ciontoli. Da omicidio doloso a colposo con la pena che dai 14 anni è passata a 5 scatenando l’ira, comprensibile, della famiglia di Marco Vannini. “La vita di Marco non può valere cinque anni, è una vergona”. Parole dure quella della famiglia Vannini a cui hanno fatto eco quelle di tantissimi cittadini non solo di Cerveteri e Ladispoli, ma sparsi in tutto il territorio nazionale. Scattata la petizione su change.org. A migliaia si sono uniti ieri, ancora una volta, ai genitori di Marco per chiedere giustizia, una giustizia vera. Sgomento, indignazione, rabbia e perdita di fiducia nei confronti della giustizia. Sono questi i sentimenti che accomuna le migliaia di cittadini che sin dal 2015 si sono stretti attorno alla famiglia di Marco Vannini, in attesa che la verità trionfasse. E ora, dopo la decisione dei giudici, nel secondo grado di giudizio, sono proprio i cittadini a scendere di nuovo in campo per cercare di dimostrare ancora una volta vicinanza e sostegno a mamma Marina e papà Valerio.

Il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci

Appresa la sentenza ha diffuso una nota in cui dichiara: “Uno Stato in cui la giustizia è morta”. Uno Stato che consente di uccidere un ragazzo senza che di fatto i suoi assassini vengano puniti non è uno Stato di diritto ma è uno Stato in cui la giustizia oramai è morta e le Istituzioni non sono più un riferimento credibile per i cittadini. Spiace dirlo da uomo delle Istituzioni ma il caso di Marco ha scosso tutta la nostra comunità, per l’evento truce e infame che ha portato alla morte di questo giovane ragazzo. Da sindaco mi sento di dire che oggi provo un senso di vergogna nell’indossare la fascia tricolore in rappresentanza di uno Stato che non tutela i cittadini e che lascia impuniti gli assassini di Marco. Per questo sin da subito metterò le bandiere della nostra città a lutto e invito i sindaci di tutta Italia a farlo in rispetto di Marco Vannini e dei tantissimi che come lui hanno perso la vita senza che lo Stato italiano gli riconoscesse giustizia”.

Il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando

Ieri alle 12.30 davanti al Comune di Ladispoli è stata esposta una bandiera nera vicino allo striscione di Marco “Giustizia per Marco Vannini”. Sulla sentenza il sindaco Grando ha rilasciato questo commento: “Oggi Marco è stato ucciso per la seconda volta”. “Penso a Marina e Valerio, al dolore che hanno provato, alla giustizia che non hanno ricevuto. Non è giusto, la vita di un ragazzo di vent’anni e la sofferenza della sua famiglia non possono essere calpestate in questo modo. Stasera (ieri sera, ndr) proporrò al Consiglio Comunale di osservare un minuto di raccoglimento in segno di lutto, perché oggi Marco Vannini è stato ucciso per la seconda volta. A nome della Città di Ladispoli rivolgo un pensiero a Marina e Valerio. A loro va tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza. Meritavano giustizia, ma giustizia non c’è stata. Non vi lasceremo soli! Noninmionome”

Il cugino Alessandro: “4 anni di dolore”

“Sono stancato di fare il buono. Non accetto questa sentenza. Sono stati 4 anni di dolore, 4 di rabbia, 4 anni di fatica, 4 di sacrifici, 4 anni di prese in giro, 4 anni di umiliazioni, 4 anni in cui ho addirittura preso 4 denunce. In questi quattro anni mi è stato imposto di dire ad ognuno di voi e soprattutto ai miei zii che dovevamo credere nella giustizia. Si perché se dicevo che il pm aveva condotto le indagini in maniera sbagliata poi ci sarebbe stato in rischio che ce lo saremmo messo contro e non avrebbe richiesto la giusta pena. Perché se avessi detto che i servizi segreti avevano messo il loro zampino ci avrebbero creato problemi seri. Perché se avessi detto che la sentenza di primo grado di giudizio era da vomito poi si sarebbero indispettiti i giudici.  Beh oggi mi sono stancato di fare il finto buono. Quello che le persone definiscono da 4 anni come un bravo ragazzo è in realtà una persona come tutti voi che non potrà mai accettare una sentenza ridicola come questa. Una sentenza emessa dopo una camera di consiglio durata 1 ora con pausa pranzo inclusa. Una sentenza già scritta (chissà da chi…) ancora prima di cominciare. Da quattro anni ogni persona che mi incontra mi dice quello che pensa e io gli rispondo che noi crediamo nella giustizia. Oggi mi sono rotto di dire questa cosa che mi è stata imposta di dire e per la prima volta ai miei zii ho detto la stessa cosa che ognuno di voi quando mi ferma per strada mi dice e che in realtà penso anche io da 4 anni”.

 

 

Mamma Marina in tv: “Un vero

oltraggio all’intelligenza umana

Omicidio Vannini, Marina: “E’ un oltraggio all’intelligenza umana”. Mamma Marina ospite a Mattino Cinque commenta la sentenza di secondo grado che ha di fatto concesso uno sconto di pena ad Antonio Ciontoli, condannandolo a cinque anni per omicidio colposo a fronte dei 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale del primo grado. Per mamma Marina questa non è giustizia. Un caso, quello di Marco, per Marina, partito sin dal primo momento col piede sbagliato. “La casa dei Ciontoli non è stata sequestrata. Noi dobbiamo credere che a sparare è stato Ciontoli. Dobbiamo credere che Marco si stava facendo il bagno nella vasca”. “Dobbiamo credere -ha incalzato Marina- che loro, poverini, non si sono resi conto della gravità della situazione”. “E’ una cosa disgustosa. E’ un oltraggio all’intelligenza umana”.

 

 

Reazioni alla sentenza dal mondo tv e social

Reazioni sono arrivate anche dai tanti giornalisti e uomini di spettacolo che hanno seguito, sin da subito, la vicenda di Marco Vannini. Ve ne riportiamo alcune, raccolte by Baraondanwes.

 

 

Gianluigi Nuzzi

La morte di Marco Vannini è un assassinio piccolo piccolo, un omicidio colposo…Antonio Ciontoli passa da 14 a 5 anni di reclusione, mi stringo a mamma Marina

 

Lidia Galeazzo

 

Precisando di parlare a titolo personale – in diretta ha commentato la sentenza sull’omicidio di Marco Vannini. “Il buon giornalismo si smarca dalle opinioni attendendosi ai fatti ma stavolta non si può essere d’accordo con la sentenza”.

 

Carmelo Abbate

Sparare a un ragazzo di vent’anni e lasciarlo crepare non è un reato, è una fesseria. Ora lo sappiamo. Grazie, vostro onore.

Roberta Bruzzone

Caro Marco ci sono giornate in cui la parola Giustizia si svuota del suo significato più nobile…questa è una di quelle giornate…#NONInMioNome

Giulio Golia

Che dire, la pena per Antonio Ciontoli ridotta a 5 anni per l’omicidio di Marco Vannini. Mamma Marina, papà Valerio posso solo immaginare il dolore che state rivivendo nuovamente. Vi abbraccio forte #giustiziapermarco

Redazione
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