Al fine di assicurare, nel rispetto del segreto investigativo, il diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, comunico che, questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di dieci persone (6 custodie cautelari in carcere, e 4 agli arresti domiciliari), emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Nello stesso contesto operativo, su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli, sono state eseguite numerose perquisizioni nei comuni di Monterotondo e Mentana. L’indagine, avviata nel mese di ottobre 2017, a seguito di alcune segnalazioni ed arresti di giovani ventenni per spaccio nel centro storico eretino, interessato nel fine settimana dal fenomeno della “movida”, ha consentito di individuare un gruppo ben organizzato di soggetti, in contatto tra loro, dediti allo spaccio di hashish, cocaina e droghe sintetiche. L’operazione è stata denominata convenzionalmente “Pincetto”, perché i soggetti coinvolti nell’indagine, avevano fatto dell’omonimo slargo, posto al centro della zona medioevale di Monterotondo, il luogo ove davano appuntamento ai loro “clienti”, spesso nascondendo lo stupefacente negli alloggiamenti dei contatori delle utenze domestiche, presenti nei vicoli del centro storico. Nel corso delle indagini è stata accertata, tra l’altro, la responsabilità di uno degli odierni arrestati nel danneggiamento a seguito di incendio, occorso il 16.03.2018, della porta di ingresso del Pub denominato “THC Meno”, abilitato alla vendita di “cannabis light” e con sede in via Nazario Sauro. A conferma delle sue responsabilità, il giovane, rintracciato dopo 2 giorni dall’accaduto, presentava delle ustioni al labbro superiore compatibili con la fiammata che aveva provocato. Le successive indagini hanno consentito di individuare il movente dell’incendiario nella volontà di danneggiare il negozio di cannabis legale che, aperto meno di una settimana prima del fatto delittuoso, intralciava la sua attività di spaccio che si svolgeva proprio in quella zona. Inoltre, le investigazioni hanno accertato la responsabilità di 4 indagati nello spaccio di “ecstasy, presso alcuni locali del quartiere di Montesacro a Roma. Le complesse indagini – condotte attraverso le intercettazioni telefoniche e numerosi servizi di pedinamento – hanno consentito negli scorsi mesi di eseguire 14 arresti in flagranza (che si aggiungono alle 10 misure cautelari eseguite oggi) e di sequestrare 800 gr di hashish, 37 gr cocaina, 131 gr di marijuana e 975 gr di “ecstasy”, oltre alla somma di 2.994,00 euro in contanti, quale provento dello spaccio. Ancora una volta, l’impegno delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri, coordinate della Procura della Repubblica, ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale, con l’arresto di numerose persone per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, con sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinata alla vendita.