lunedì, Aprile 29, 2024

Ferrara, la città di no al numero chiuso per la Facoltà di Medicina

Selezionare davvero per la Facoltà di Medicina gli studenti più motivati, mandando in pensione la lotteria dei quiz e premiando i più tenaci. “Il tutto a legge invariata. Ieri ho inviato la mia proposta definitiva al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, e nelle prossime settimane sarò a Roma per parlarne. Spero davvero che il nostro progetto pilota venga accolto: dopo circa 20 anni possiamo dire che la legge sul numero chiuso ha diversi punti deboli e che i quiz non sono affidabili per selezionare gli studenti più motivati a diventare i medici di domani”. A illustrare il suo progetto pilota per il superamento del numero chiuso a Medicina è il rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli. Zauli ha studiato Medicina nel 1979 a Bologna: “Non c’era il numero chiuso, ci siamo immatricolati in 1.200 e ci siamo laureati in tempo con 110 e lode in appena un centinaio. La selezione all’epoca era molto dura”, ricorda. “Il nostro Ssn è nato con ‘il numero aperto’ e so che ci sono 4 disegni di legge per la rivisitazione della legge sul numero chiuso. La mia idea è di sperimentare il superamento di questo approccio proprio a Ferrara dal prossimo anno accademico. Ogni anno – dice il rettore – abbiamo circa 200 studenti, l’idea è di partire con un numero più alto: 600 posti, pari alla capienza massima sostenibile nell’ipotesi che tutti andassero avanti. I ragazzi si pre-immatricolano allo sportello, impegnandosi a non fare i quiz in altri atenei, pena la decadenza automatica. Il 2 settembre iniziamo le lezioni per tre materie: fisica medica, biologia e istologia/anatomia 1″. dovranno superare i tre esami, totalizzando una media aritmetica di 27/30 per immatricolarsi al corso di Medicina e Chirurgia”. Rispetto al sistema francese, che ha uno sbarramento numerico alla fine del primo anno ed è caratterizzato giocoforza da “una competizione sfrenata tra gli studenti, qui – sottolinea Zauli – la corsa la fai contro te stesso”. Infatti a Ferrara se il tuo vicino prende un voto più alto non ti ‘sfila’ il posto, a patto che tu abbia superato il voto ‘di sbarramento’.”Con il nostro sistema si premiano l’impegno e lo studio ‘matto e disperatissimo’ – assicura il rettore – ma si facilitano anche cooperazione e lavoro di gruppo, due elementi fondamentali per i medici moderni”. In quanti andranno avanti, superando lo ‘sbarramento’ del voto? “Secondo le stime da 150 a 300 studenti, davvero motivati e impegnati. Ma bisogna vedere se il progetto partirà e se ci daranno 600 posti. Tra l’altro ne volevamo ‘riservare’ un terzo agli studenti del liceo biomedico, per una sorta di studio caso-controllo” su questo nuovo programma di studi superiori pensato proprio per ‘coltivare’ futuri medici e ricercatori fin dal liceo. “Il mio è un progetto pilota a legge vigente, e bisogna dire che le leggi migliori in Italia sono quelle fatte dopo una fase di sperimentazione”, conclude Zauli.
Redazione
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