Selezionare davvero per la Facoltà di Medicina gli studenti più motivati, mandando in pensione la lotteria dei quiz e premiando i più tenaci. “Il tutto a legge invariata. Ieri ho inviato la mia proposta definitiva al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, e nelle prossime settimane sarò a Roma per parlarne. Spero davvero che il nostro progetto pilota venga accolto: dopo circa 20 anni possiamo dire che la legge sul numero chiuso ha diversi punti deboli e che i quiz non sono affidabili per selezionare gli studenti più motivati a diventare i medici di domani”. A illustrare il suo progetto pilota per il superamento del numero chiuso a Medicina è il rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli. Zauli ha studiato Medicina nel 1979 a Bologna: “Non c’era il numero chiuso, ci siamo immatricolati in 1.200 e ci siamo laureati in tempo con 110 e lode in appena un centinaio. La selezione all’epoca era molto dura”, ricorda. “Il nostro Ssn è nato con ‘il numero aperto’ e so che ci sono 4 disegni di legge per la rivisitazione della legge sul numero chiuso. La mia idea è di sperimentare il superamento di questo approccio proprio a Ferrara dal prossimo anno accademico. Ogni anno – dice il rettore – abbiamo circa 200 studenti, l’idea è di partire con un numero più alto: 600 posti, pari alla capienza massima sostenibile nell’ipotesi che tutti andassero avanti. I ragazzi si pre-immatricolano allo sportello, impegnandosi a non fare i quiz in altri atenei, pena la decadenza automatica. Il 2 settembre iniziamo le lezioni per tre materie: fisica medica, biologia e istologia/anatomia 1″. dovranno superare i tre esami, totalizzando una media aritmetica di 27/30 per immatricolarsi al corso di Medicina e Chirurgia”. Rispetto al sistema francese, che ha uno sbarramento numerico alla fine del primo anno ed è caratterizzato giocoforza da “una competizione sfrenata tra gli studenti, qui – sottolinea Zauli – la corsa la fai contro te stesso”. Infatti a Ferrara se il tuo vicino prende un voto più alto non ti ‘sfila’ il posto, a patto che tu abbia superato il voto ‘di sbarramento’.”Con il nostro sistema si premiano l’impegno e lo studio ‘matto e disperatissimo’ – assicura il rettore – ma si facilitano anche cooperazione e lavoro di gruppo, due elementi fondamentali per i medici moderni”. In quanti andranno avanti, superando lo ‘sbarramento’ del voto? “Secondo le stime da 150 a 300 studenti, davvero motivati e impegnati. Ma bisogna vedere se il progetto partirà e se ci daranno 600 posti. Tra l’altro ne volevamo ‘riservare’ un terzo agli studenti del liceo biomedico, per una sorta di studio caso-controllo” su questo nuovo programma di studi superiori pensato proprio per ‘coltivare’ futuri medici e ricercatori fin dal liceo. “Il mio è un progetto pilota a legge vigente, e bisogna dire che le leggi migliori in Italia sono quelle fatte dopo una fase di sperimentazione”, conclude Zauli.