venerdì, Marzo 29, 2024

Allacci alla rete fognaria, ultimatum del Comune per le abitazioni non a norma

Numerose le zone della città coinvolte nel provvedimento scattato a seguito

del complesso lavoro della Capitaneria di Porto su disposizione della Procura

Allacci alla rete fognaria, ultimatum

del Comune per le abitazioni non a norma

 

E’ un vero e proprio ultimatum quello lanciato dal Comune di Cerveteri ai residenti di numerose zone della città: “Trenta giorni di tempo per allacciarsi alla rete fognaria”. I liquami delle abitazioni residenziali ceretane da decenni confluivano direttamente all’interno dei fiumi naturali. E soltanto grazie al lavoro degli uomini della Capitaneria di porto di Ladispoli – indagini avviate su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia – finalmente verrà  messa la parola fine ad un degrado senza precedenti. Via della Lega, via Francesco Barboni, via Francesco Donnini, via Settevene Palo, via Giulio Berardinelli, via Nazareno Di Bernardino e via Verdiano Garbini, queste – come ha anche ricordato il collega del Messaggero Emanuele Rossi – le aree interessate dal provvedimento firmato proprio in queste ore dal sindaco Alessio Pascucci. Ma veniamo all’ordinanza: “Tenuto conto della gravità della situazione igienico sanitaria in corso – si legge nel documento – e al fine di tamponare i fenomeni di inquinamento ambientale in atto, è stato redatto il progetto dei Lavori di risanamento in via Barboni, via Donnini e via della Lega con la realizzazione di nuovi collettori acque reflue. Considerato che risulta necessario interrompere lo sversamento di liquami sul suolo e nel fosso Vaccina, in quanto trattasi di acque reflue non depurate, e che il permanere della situazione costituisce grave pericolo per la salute e per l’igiene pubblica in un litorale a forte vocazione turistico balneare, ordiniamo ai proprietari e agli amministratori di condominio la regolarizzazione degli scarichi anomali accertati”, è l’ordine del primo cittadino. Cosa succederà adesso? Gli abitanti cerveterani coinvolti – si legge sempre nel documento del Comune – avranno ancora 20 giorni di tempo per realizzare a proprie spese un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato all’esercizio della professione che preveda appunto la separazione delle acque reflue bianche da quelle nere e il conferimento delle stesse nei collettori fognari costruiti su Via Barboni e via della Lega. Ma i cittadini non la pensano proprio allo stesso modo: “Il Comune ordina di effettuare a nostre spese degli interventi di sistemazione complessiva delle fognature a servizio di immobili costruiti molti anni fa con tanto di certificato di abitabilità rilasciato dal Comune. Tutto questo non è giusto”, sostiene una delle persone interessate. Stoppare lo sversamento di liquami nel fosso Vaccina significherebbe anche ridurre notevolmente l’inquinamento nel mare di Ladispoli visto che il fosso sfocia tra proprio via Regina Elena e via Marco Polo, lungomare centrale. Spesso i politici ladispolani hanno puntato l’indice contro l’immobilismo dei “cugini” cerveterani. I controlli della guardia costiera, registrati nel 2018 soprattutto nella frazione di Ceri, proseguiranno su tutte le aree di Cerveteri che presentano lo stesso tipo di problema igienico.

Redazione
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