giovedì, Maggio 2, 2024

Il presidente Trump e leader Kim Jong Un hanno concordato per la prosecuzione dei colloqui di pace

Il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nonostante il nulla di fatto al loro secondo vertice ad Hanoi, hanno concordato di continuare il dialogo “per realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana e il miglioramento delle relazioni bilaterali”. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang, KCNA, secondo quanto riporta la sudcoreana Yonhap. Secondo l’organo ufficiale del regime, i due leader hanno visto il loro secondo summit come “un’opportunità importante” per approfondire il reciproco rispetto e la fiducia e migliorare le relazioni e hanno promesso di incontrarsi nuovamente per discussioni produttive. Trump e Kim “hanno apprezzato il summit come un’importante occasione per approfondire ulteriormente il rispetto reciproco e la fiducia tra i due paesi e migliorare le relazioni ad un nuovo livello”, ha scritto la KCNA, aggiungendo che i due leader “hanno concordato di continuare il dialogo produttivo per i progressi epocali nella denuclearizzazione e nelle relazioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti”. “Anche se esiste un alto muro di ostilità e di scontro accumulato da 70 anni di relazioni ostili, il leader supremo e il presidente Trump si sono detti sicuri di poter portare un miglioramento epocale nelle relazioni USA-DPRK se si tengono saldamente per mano e si pratica saggezza e pazienza”, ha aggiunto l’agenzia nordcoreana, senza fare alcun riferimento al fatto che il vertice si è concluso senza un accordo o una dichiarazione comune. Poca chiarezza sullo smantellamento del Centro di ricerca scientifica nucleare di Yongbyon, a un centinaio di chilometri da Pyongyang. Sarebbe stato questo, secondo il segretario di Stato americano Mike Pompeo, il punto che ha fatto arenare il vertice di Hanoi. “Erano piuttosto espansivi rispetto a quello che erano disposti a fare a Yongbyon, ma non c’era ancora completa chiarezza su ciò che erano disposti a offrire”, ha detto Pompeo durante una breve conferenza a Manila. Una versione che “corregge” quella data dall’omologo del Nord, Ri Yong-ho, secondo il quale Pyongyang aveva cercato solo una parziale revoca delle sanzioni e aveva presentato una proposta realistica per gli ingegneri di entrambi i paesi per smantellare tutto il suo principale sito nucleare. Secondo Pompeo, gli Stati Uniti sono comunque “ansiosi di tornare al tavolo per continuare quella conversazione”. E all’indomani del fallito vertice, il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, ha fatto sapere che si consulterà con gli Stati Uniti sui progetti economici intercoreani già avviati. In un discorso a Seul in occasione del centenario delle manifestazioni di massa contro il dominio coloniale giapponese, Moon ha rinnovato il suo impegno per riaprire due progetti inter-coreani messi in moto negli scorsi mesi: la regione industriale di Kaesong e la regione turistica di Mount Kumgang. “Ho molta stima per il presidente Trump, che ha espresso il suo impegno per continuare i colloqui”, ha detto Moon, aggiungendo che avrebbe continuato a svolgere il suo ruolo di mediatore tra Pyongyang e Washington. In particolare, Moon ha detto che impiegherà “tutti i mezzi possibili” per assicurare che venga raggiunto un accordo completo nei negoziati sul programma nucleare della Corea del Nord.
Redazione
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