giovedì, Aprile 25, 2024

‘Altro che illazioni: la nostra verità in cinque punti’

I consiglieri Orsomando e De Angelis replicano al Sindaco sfidandolo: “Ci vuole querelare? Ben venga la querelafacciamdfffFaccia pure, così avremo chiarezza su tutto una volta per tutte!”

di Alberto Sava

Nei giorni scorsi abbiamo dato ampio spazio alla levata di scudi del sindaco e dei suoi alleati di maggioranza contro gli attacchi ‘a tenaglia’ dei consiglieri Orsomando e De Angelis. In particolare, a provocare la reazione di Pascucci e dei suoi alleati di governo è stata la nota stampa in cui i consiglieri Orsomando e De Angelis esprimevano solidarietà ai tre operai della Camassa-Asv (prima licenziati e subito dopo riassunti come comunicato dalla Cgil Roma e Lazio) chiamando in causa presunte responsabilità dell’Esecutivo di piazza Risorgimento. La replica di Orsomando e De Angelis parte dalla premessa: “Se difendere i lavoratori significa farsi querelare dal Sindaco e dal suo Assessore, facciano pure. Noi saremo sempre in difesa della comunità che rappresentiamo. È di ieri l’altro- continua la nota- la notizia che il Sindaco Pascucci e la sua Amministrazione vorrebbero querelarci per “scellerate e indegne bugie che diffamano l’intero Ente” pur sapendo che le nostre, come sempre, non sono illazioni ma considerazioni di natura politica a difesa dei lavoratori e del territorio. Di contro lui sì che ci ha offeso affermando che ‘siamo indegni di ricoprire il posto di consiglieri comunali’. Ed ora la prima affermazione contestata. A noi risulta che i tre lavoratori abbiano ricevuto delle telefonate con le quali si preannunciava il licenziamento tanto da far insorgere gli stessi (e forse altri), la mattina del 01 marzo, sino a prospettare un eventuale blocco del cantiere di Cerveteri per arrivare poi, nella stessa giornata del 1/03/19 (dopo il nostro articolo), alla rapida reintegrazione dei medesimi lavoratori. E allora perché i lavoratori avrebbero dovuto protestare e indignarsi se erano state date ampie garanzie di rinnovo contrattuale? Perché i lavoratori avrebbero apprezzato e, alcuni di loro, condiviso la nostra azione politica (il nostro articolo) se non vi era stato alcun licenziamento e la loro riassunzione era già stata prevista dagli accordi Comune-ASV/Camassa Sindacati? Un tale comportamento non avrebbe avuto alcun senso. Come probabilmente, qualcuno non ha letto un articolo stampa uscito in data 02 marzo, con il quale, un giornalista presente durante le proteste dei lavoratori, scrive (testuali parole) ”…l’atteggiamento dell’assessore che con fare smarrito dice candidamente che lei non sapeva niente…” (riferendosi all’Assessora Gubetti e alla situazione licenziamenti) confermando, in questo   modo, che questa “coppia di bugiardi seriali” proprio cosi bugiarda non è.

Con la presunta seconda affermazione a noi contestata, il Sindaco o fa finta di non sapere smentendo prima il suo stesso assessore che aveva dichiarato “….L’amministrazione, conclude l’assessore, è sempre attenta al tema lavoro ed ha un tavolo permanente di dialogo con la CAMASSA ASV”…” e poi smentisce addirittura se stesso dichiarando “…i cui contratti erano stati oggetto di discussione nel tavolo avviato dall’Amministrazione con i Sindacati e l’Azienda…” e ancora “…..La società Asv nel corso del tavolo aveva fornito rassicurazioni sul fatto che i tre dipendenti avrebbero continuato a lavorare..” oppure, anche in questo caso, il Sindaco ha la memoria corta?

Ed ora la terza affermazione contestata, alla quale tentano erroneamente, di dare una connotazione di “diffamazione” e con la quale, invece, ci offende pesantemente ripetendo che”….oltre a essere degli strumentalizzatori sono anche dei “diffamatori seriali” che dimostrano di avere scarsa conoscenza dei procedimenti amministrativi….” cercando di spostare l’attenzione su adempimenti obbligatori di approvazione del bilancio che, purtroppo per Lei, ben conosciamo e sviando il discorso della Tari: siamo proprio curiosi di vedere se la TARI, nel Consiglio Comunale del prossimo 21 marzo, scenderà oppure salirà e le relative motivazioni di tali scostamenti.

Con la quarta affermazione contestata, il Sindaco “sommo maestro” ci rimprovera dandoci dei superficiali per un banale refuso, perché abbiamo citato Siena e non Arezzo, ha ragione ma la sostanza poco cambia, visto che la distanza chilometrica tra Cerveteri e Siena è di circa di 273 km e quella tra Cerveteri e Arezzo è di circa 257 km.

Ed ora l’ultima che ci ha riservato, parlando di “diffamazione finale della coppia di “strumentalizzatori seriali” e questo soltanto perché ci siamo permessi di criticare politicamente il fatto che l’Amministrazione, per molto tempo, è stata indulgente e permissiva con Camassaambiente spa-ASV. Non è forse vero che le multe e sanzioni inflitte sono veramente poca cosa rispetto agli innumerevoli disservizi e non rispetto del capitolato che si sono verificate in questi anni? Intanto, però i cittadini pagano profumatamente. Ed ancora, Lei dice che i controlli non vengono effettuati dall’Amministrazione ma dal DEC. Ma davvero? Ci scusi la nostra “ignoranza”, ma il DEC non è per caso un organo straordinario e temporaneo dell’amministrazione, investito di uno specifico incarico e sul quale ricade la responsabilità per la proficua realizzazione del rapporto negoziale (contratto di gara)? Ma non è forse vero che prima che venissero nominati i due DEC, la medesima mansione di DEC veniva effettuata dal Dirigente RUP? Inoltre, ha mai verificato quante sanzioni, multe, verbali e controlli sono stati fatti prima dal RUP/DEC? Eppure, non molto tempo fa, le abbiamo pure fatto un’interrogazione definendo, nello specifico, momenti e situazioni, sollecitando l’Amministrazione a verificare e intervenire. Forse Lei non lo sa ma, avendo prove e dichiarazioni in merito, abbiamo anche presentato un esposto denunciando situazioni specifiche e su tempi e tipologie di presunta assenza di intervento da parte del DEC e dell’Amministrazione. E allora qualcuno ci dovrà spiegare dove sono le “offese” personali in tutto questo e se queste, valutazioni oggettive, si possono chiamare diffamazioni? Pensiamo, invece, che sia proprio un nostro diritto valutare e controllare l’operato di un Assessore e di un Dirigente del nostro Comune. Oltre alle sue offese, respingiamo il “goffo” tentativo di metterci il bavaglio da parte di alcuni suoi gruppi politici di maggioranza. Riteniamo infine che il contenuto di siffatti appelli e/o comunicati stampa siano maldestri anche verso la libertà di stampa”.

Redazione
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