lunedì, Aprile 29, 2024

Usa, Nel bilancio per il 2020 il presidente Trump chiede la cifra record per la Difesa: 750 milioni di dollari

Nella proposta di budget per il 2020, rivela la Cnn anticipando i contenuti della proposta, Donald Trump chiede 750 milioni di dollari per la Difesa, con un 4,7% di incremento rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, verranno richiesti 544 miliardi di dollari per il budget di base della Difesa e altri 9 miliardi come fondi di emergenza. A questi vanno aggiunti 165 miliardi richiesti per ‘Overseas Contingency Operations’, le operazioni militari all’estero. Secondo i piani della Casa Bianca, l’amministrazione Trump intende completare metà del Muro entro quest’anno fiscale, con una spesa complessiva di 8,1 miliardi di dollari, mentre intende usare gli 8,6 miliardi di dollari chiesti per il 2020 per completarlo. L’obiettivo di Trump sembra essere quindi quello di ripresentarsi agli elettori tra due anni avendo realizzato la promessa, quella del Muro, cruciale per la sua elezione nel 2016. Per quanto riguarda i tagli alle spese federali, l’Office of Management and Budget ha precisato che nella proposta complessivamente si prevede una riduzione di 2700 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, la più alta riduzione mai richiesta da un’amministrazione. Sul fronte degli aumenti della spesa pubblica, quelli per assumere altri agenti della Border Patrol, la polizia di confine, e per l’Immigration and Customs Enforcement, l’ormai temutissimo Ice che conduce arresti e deportazioni di immigrati senza documenti. Aumenti del 10% previsti anche per l’assistenza sanitaria per i reduci militari. Sul fronte dei tagli, invece, la mannaia dell’amministrazione repubblicana si concentrerà sul welfare e su programmi per il contrasto alla povertà. In linea con le convinzioni dei conservatori che considerano uno spreco di denaro pubblico sussidi per spese mediche, alimentari e abitative dei ceti più poveri. Anche per questo tipo di interventi, oltre che per i nuovi miliardi chiesti per il Muro, la proposta di Trump non ha praticamente chance di passare alla Camera controllata dai democratici. Senza contare che anche al Senato ora un gruppo di almeno 4 senatori Gop sono intenzionati a dare il loro voto decisivo alla mozione, già passata alla Camera, per bloccare la dichiarazione di emergenza per il Muro. Già nei giorni scorsi, quando sono cominciate a circolare le prime bozze della proposta, era arrivato un netto ‘no’ all’apertura di qualsiasi dialogo su una base del genere: “Ovviamente non ci sarà nemmeno un punto di partenza alla Camera”, ha detto John Yarmuth, presidente della Commissione Bilancio. Anche tra i repubblicani non sono mancate reazioni a dir poco fredde: “E’ difficile mantenere un’espressione seria davanti a simili proposte”, le parole di Tome Cole, deputato repubblicano dell’Oklahoma.
Redazione
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