sabato, Aprile 20, 2024

Pazienti, medici, operatori sociali, volontari e psicoterapeuti di Villa Maraini, in piazza contro la Asl Rm3

Si è svolta una manifestazione indetta da Villa Maraini Onlus davanti alla sede della ASL Roma 3 a Casal Bernocchi a Roma, per ribadire la necessità di liberalizzare le cure, semplicemente attuando la legge nazionale Antidroga 309/90. Oltre 200 tra utenti in cura, volontari, medici, operatori sociali e psicoterapeuti hanno fatto sentire il loro dissenso a seguito della lettera recapitata per PEC, dalla ASL Roma 3, che – afferma villa Maraini in una nota- disponeva di disattendere la legge Nazionale Antidroga D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni, imponendo ai medici di Villa Maraini di ridurre drasticamente le somministrazioni di metadone presso l’Ambulatorio, unica struttura a Roma dedicata a chi ha problemi di dipendenza, aperta H24 365 giorni all’anno. Proprio grazie a questa piena operatività, i medici di Villa Maraini curano ogni giorno oltre 300 persone che vogliono uscire dal problema della droga”.

“Non ci fermeremo fino a quando non verrà applicata anche nella Regione Lazio la legge nazionale 309/90 che già prevede art.113 – 1) ” parità dei servizi pubblici per l’assistenza ai tossicodipendenti e delle strutture private accreditate” ed all’art. 116-1) “…libera scelta di ogni singolo utente” di decidere dove curarsi e secondo l’art. 118-2 b) che i centri antidroga siano aperti sempre perché il “servizio deve svolgere la sua attività nell’arco completo delle 24 ore” dichiara da Sarajevo Massimo Barra fondatore di Villa Maraini, impegnato nella Conferenza Mediterranea della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Una delegazione della Fondazione guidata dal Presidente Gabriele Mori, è stata ricevuta dal Direttore Generale della ASL de Salazar, che ha disposto la revoca delle limitazioni contenute nella lettera, comunicando che giovedì prossimo 11 aprile presso la Regione Lazio, si aprirà un tavolo di lavoro per riscrivere il regolamento regionale in merito ai protocolli di cura dei tossicodipendenti.

“Mentre si stanno chiudendo molti Ser.D. a Roma – ha dichirato Mori- trovo impensabile ed irrazionale che la burocrazia faccia norme che limitino i privati a curare i tossicodipendenti. Noi abbiamo scelto di dedicare la nostra vita alla cura di malati di cui davvero in pochi si vogliono fare carico: i tossicodipendenti. Quindi saremo presente con i nostri esperti al tavolo di lavoro indetto alla Regione il prossimo 11 aprile, per riscrivere quel regolamento regionale che non rispetta la Legge Nazionale 309/90 e che a suo tempo fu fatto certo non per aiutarci nella nostra missione”.

Redazione
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