martedì, Aprile 30, 2024

Svizzera, il Tribunale di Losanna respinge il ricordo dell’atleta Caster Semenya: dovrà abbassare i suoi valori di testosterone

Il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna ha respinto il ricorso della mezzofondista Caster Semenya contro le nuove regole della Iaaf, la federazione internazionale di atletica leggera, che obbligano le atlete con differenze di sviluppo sessuale (DSD) ad assumere farmaci per abbassare i valori di testosterone nel sangue se intendono gareggiare nella categoria femminile. Una decisione destinata a far discutere, visto che per gareggiare tra le donne, la sudafricana, 28 anni, campionessa negli 800 metri, dovrà effettuare una terapia ormonale. Come lei anche le altre atlete con differenze di sviluppo sessuale. “Per un decennio la Iaaf ha cercato di rallentarmi, ma questo mi ha resa più forte, la decisione del Tas non mi fermerà” ha affermato Semenya in una nota. “Ancora una volta continuerò a ispirare giovani donne e atleti in Sud Africa e in tutto il mondo” ha assicurato l’atleta. Il caso Semenya va avanti dal 2009, anno in cui la sudafricana vinse la medaglia d’oro ai Mondiali di atletica leggera di Berlino. La campionessa, proprio nella capitale tedesca prima del successo in finale, fu sottoposta a un test di verifica del sesso, dopo che il miglioramento della sua forma aveva sollevato dubbi tra gli addetti ai lavori. Dopo l’esito del test, Semenya ebbe il via libera per tornare a gareggiare. Qualche anno fa, però, la Iaaf ha messo a punto un regolamento che impone agli atleti con iperandrogenismo di assumere farmaci per abbassare il livello di testosterone.
Redazione
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