venerdì, Novembre 1, 2024

Romania, visita ufficiale di Papa Francesco

Il Papa, nel discorso alle autorità romene, parla del fenomeno dell’emigrazione “che ha coinvolto diversi milioni di persone che hanno lasciato la casa e la Patria per cercare nuove opportunità di lavoro e di vita dignitosa”. “Rendo omaggio ai sacrifici di tanti figli e figlie della Romania che, con la loro cultura, il loro patrimonio di valori e il loro lavoro, arricchiscono i Paesi in cui sono emigrati, e con il frutto del loro impegno aiutano le loro famiglie rimaste in patria”, ha sottolineato il Papa. “Quanto più una società si prende a cuore la sorte dei più svantaggiati, tanto più può dirsi veramente civile”. Lo ha detto Papa Francesco nell’incontro con le autorità della Romania. La “vocazione più nobile a cui uno Stato deve aspirare” è “farsi carico del bene comune del suo popolo”. E’ necessario “costruire una società inclusiva”, “una società dove i più deboli, i più poveri e gli ultimi non sono visti come indesiderati, come intralci che impediscono alla ‘macchina’ di camminare, ma come cittadini e fratelli da inserire a pieno titolo nella vita civile”. Il telegramma a Mattarella – “Nel momento in cui mi accingo a partire per il viaggio apostolico in Romania, mi è gradito rivolgere a lei signor Presidente e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto, che accompagno con ogni più cordiale ed orante auspicio di pace e di serenità”. Lo dice Papa Francesco in un telegramma inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua partenza per la Romania.
Redazione
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