giovedì, Marzo 28, 2024

Giustizia nel caos , Pasquale Grasso lascia la corrente di Magistratura Indipendente

“Ho deciso di revocare la mia iscrizione a Magistratura Indipendente”. Così il presidente dell’Anm Pasquale Grasso annuncia la sua decisione di lasciare la corrente dopo la spaccatura che si è creata a seguito del voto con cui l’assemblea, che si è tenuta ieri a Roma, ha chiesto ai tre consiglieri togati del Csm che si sono autosospesi per gli effetti dell’inchiesta di Perugia, Antonio Lepre, Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli, di tornare a svolgere la propria attività consiliare. Posizione in contrasto con quella assunta dallo stesso Grasso e dall’intero comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati che invece ai togati aveva chiesto le dimissioni. Una frattura che ha di fatto aperto la crisi nell’Anm con la richiesta, da parte degli altri 3 gruppi, Area, Unicost e A&I, della convocazione di un cdc urgente che abbia all’ordine del giorno il rinnovo della giunta. ”Di solito mi rivolgo a tutti i magistrati, ma stasera solo ad alcuni di loro. Ringrazio tutti gli amici di Magistratura Indipendente, che mi hanno sempre permesso di esprimere le mie idee e hanno rispettato le mie opinioni – scrive Grasso nella lettera con cui comunica la sua scelta – Ringrazio i colleghi che in tanti anni di attività in Magistratura Indipendente ho conosciuto. Mi hanno costantemente arricchito come uomo e come magistrato”. ”Ringrazio Cosimo Ferri, che tanti anni fa ebbe l’intuizione di proporre a uno sconosciuto giudice di provincia, a digiuno di attività associativa, la candidatura alla Giunta ligure nella lista di Magistratura Indipendente. Tutte le volte che l’ho incontrato nel corso della mia attività associativa e per la mia attività associativa – sottolinea Grasso – si è dimostrato franco e disponibile, e sempre pronto alla composizione dei conflitti e al dialogo”. ”Ringrazio Antonello Racanelli, che è stato il segretario generale che, parlando poco, mi ha insegnato a parlare meno. Ringrazio Giovanna Napoletano, con le sue lunghe telefonate. Gli iscritti e simpatizzanti di Magistratura Indipendente. Sono persone perbene. Sono persone serie. Sono persone oneste. Ottimi magistrati. Che nessuno si permetta mai di sostenere il contrario”, ammonisce il presidente dell’Anm. ”Ringrazio tutti coloro, soprattutto, che non hanno condiviso le mie idee, le mie proposte, i miei slanci. In questo modo mi hanno fatto capire, spesso, che non ero nel giusto. E mi hanno fatto crescere. Sono stati e saranno la mia famiglia. Ma a volte arriva un momento in cui la casa natale ci sta stretta. E si rischia di litigare inutilmente, pur se tutti animati dal bene della famiglia. Si iniziano a vedere le cose in modo diverso. E’ nella natura delle cose umane. Continueremo certo a vederci e sentirci – conclude Grasso – Ma in altri luoghi”.
Redazione
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