Consorzio Si Consorzio No-Interviene il presidente del CdZ Cerenova Campo di Mare
Consorzio, schiarita all’orizzonte, si vede oltre il carrozzone!
Enzo Musardo: “Dopo l’ultimo incontro, sembra che l’Amministrazione comunale stia valutando anche altre ipotesi e non più solo la proposta iniziale”
di Alberto Sava
Nel corso dell’ultimo incontro dell’esecutivo locale con i residenti di Cerenova sul tema dell’approvvigionamento idrico irriguo alcuni giovani presenti proposero la nascita di un ulteriore consorzio per l’ottimizzazione dei servizi pubblici, praticamente inesistenti, a Marina di Cerveteri, Quindi, l’incontro convocato per fare chiarezza sulla gestione dell’acqua irrigua sui cui si è incardinato il tormentone Consorzio Si, consorzio No, pare si sia ulteriormente ingarbugliato dopo l’ulteriore proposta dell’ennesimo consorzio privato per colmare lacune pubbliche. Ancor prima che nascesse il Fronte del No politico alla proposta avanzata dall’Amministrazione e dalla Multiservizi, la bocciatura della prima ora del Consorzio Condominio è del Comitato di Zona, presieduto da Enzo Musardo che dichiara: “Come noto l’impegno del Comitato di Zona Cerenova Campo di Mare è sempre mirato ad una migliore qualità di vita per i cittadini e turisti del territorio ed in questa “mission” i soci non hanno mai lesinato impegni e posizioni dure, sempre nel rispetto delle istituzioni e delle persone, ma lontano dall’agone politico. Ad aprile scorso una lettera del Comune avvisava dell’imminente interruzione della fornitura di acqua irrigua da parte del Consorzio Bonifica Agro romano e quindi dell’interruzione del servizio irriguo comunale fornito da Multiservizi ai cittadini di Cerenova. Il comitato di zona è stato subito subissato di segnalazioni di cittadini infuriati, sia per i modi e sia per il termine perentorio della lettera, che indica come unica soluzione per riavere l’acqua da giardino, quella di consorziarsi in un “condominio privato” e stipulare un contratto con il consorzio bonifica agro romano. Risparmio gli strascichi e le polemiche sulla tempistica, con l’ipotesi di un disegno ad arte per scaricare sui cittadini l’incapacità pubblica. Sono state registrate forti prese di posizioni anche di forze politiche. A tale situazione ha fatto seguito la scarsa adesione dei cittadini a questo “consorzio” (sembra meno di 300 sui 1000 richiesti). Si è andati avanti con il gioco delle parti e la stampa locale annunciava il consorzio come costituito e pronto a assumere la gestione di tutti i servizi, non solo quello l’irriguo. Sembra altresì che alcuni “promotori” si stiano organizzando, sicuri che l’affaire è in itinere. Il Comitato di Zona, espressosi decisamente contro un carrozzone di un nuovo consorzio (nessuno dimentica le esperienze del precedente Consorzio di Cerenova), non ha comunque desistito e, grazie anche al contributo di professionisti e di un geo-biologo, ha studiato ed individuato alcune ipotesi di soluzione, tutte fattibili rapidamente e senza grandi oneri per le casse pubbliche e quelle private. Dopo due incontri pubblici del Comitato tali proposte sono state inoltrate al Comune, a riprova che la posizione del CdZ è sempre stata fattiva, mai avversa per spirito di parte, ma sempre finalizzata ad individuare soluzioni utili ai cittadini. Il confronto con le istituzioni non si è mai interrotto ed oggi, dopo l’ultimo confronto diretto portato avanti da esponenti del CdZ con membri della amministrazione comunale, sembra che finalmente le rimostranze dei cittadini abbiano lasciato il segno ed abbiano indotto l’amministrazione a valutare anche altre ipotesi e non solo il famigerato consorzio privato. Ci potranno essere ulteriori aggiornamenti e potrebbe non essere esclusa l’ipotesi di proseguire nell’utilizzo dell’acqua irrigua fornita dal consorzio agro romano. I soci del Cdz rimangono sempre attenti e consapevoli”, conclude Musardo.
