mercoledì, Aprile 24, 2024

La Cassazione respinge il ricorso di Stefano Ricucci per annullare il sequestro di 19 milioni di euro

La Cassazione ha respinto, giudicandolo inammissibile il ricorso presentato da Stefano Ricucci del decreto del 21 gennaio scorso con cui il Tribunale di Roma aveva disposto il sequestro preventivo del credito Iva vantato dalla MREP s.p.a. nei confronti dell’Agenzia delle entrate, nella misura di 19milioni e 900mila euro. Con una memoria depositata il 5 giugno scorso la difesa di Ricucci, imputato “per corruzione in atti giudiziari in concorso con il giudice tributario Nicola Russo”, è tornata ad insistere sull’ammissibilità del ricorso in quanto presentato da soggetto interessato ad aderire alla procedura conciliativa delle pendenza fiscali di cui al d.l. n. 119 del 2018, convertito nella legge n. 136 del 2018. Contro la stessa ordinanza ha presentato ricorso la Magiste 3 s.r.l.. In questo caso la Cassazione ha accolto il ricorso, annullando l’ordinanza impugnata limitatamente alla posizione della Magiste 3, rinviando per un nuovo esame al Tribunale di Roma. Contro l’ordinanza l’avvocato Massimo Biffa, legale di Stefano Ricucci, ha presentato ricorso deducendo la violazione di legge “per avere il Tribunale romano erroneamente dichiarato inammissibile la richiesta di riesame, in quanto avanzata da un soggetto cui è pacificamente riconducibile la società Mrep s.p.a., poi divenuta Magiste 3 s.r.l.”.
Redazione
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