giovedì, Marzo 28, 2024

Peschereccio italiano sequestrato: per la Libia non aveva i permessi

“I marittimi non hanno alcun permesso per pescare nelle acque libiche”. E’ quanto ha affermato il colonnello libico Rida Essa, in dichiarazioni riportate oggi dal portale di notizie ‘Libya Observer’, in merito alla vicenda del peschereccio mazarese ‘Tramontana’ fermato da una motovedetta libica e trasferito nel porto di Misurata. A bordo ci sono sette membri dell’equipaggio, cinque italiani e due tunisini. Il colonnello Essa, il capo del Settore centrale dell’operazione delle forze del governo di Tripoli ‘Vulcano di Rabbia’, ha affermato che il peschereccio si trovava “nelle acque territoriali libiche”. La Farnesina è in costante contatto con l’ambasciatore Giuseppe Buccino, e gli ha chiesto di “adoperarsi prontamente con la massima efficacia al fine del corretto trattamento e di un rapido rilascio dei membri dell’equipaggio e dell’imbarcazione”. Il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, ha espresso solidarietà all’armatore Giuseppe Pipitone e ha assicurato: “Ho avuto notizie che non ci sono stati feriti e che l’equipaggio sta bene”. “Ho seguito – ha sottolineato Carlino – fin dal momento del fermo del motopesca con molta attenzione ed apprensione il caso. Sono in contatto con le massime Autorità Diplomatiche, con il Sindaco di Mazara del Vallo, Quinci, e con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Speriamo e confidiamo che si possa arrivare al più presto ad una soluzione della vicenda”.
Redazione
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