venerdì, Novembre 1, 2024

Italia in Comune Ladispoli:”Un’estate piena di bruttezza degradante”

”Probabilmente non abbiamo mai assistito ad una stagione organizzata con un cosi basso livello culturale ed organizzativo”

Riceviamo e pubblichiamo – L’estate appena terminata ci ha lasciati basiti. Probabilmente non abbiamo mai assistito ad una stagione organizzata con un cosi basso livello culturale ed organizzativo. Potremmo meglio definire, l’organizzazione dell’estate Ladispolana, brutta, e la bruttezza si sa, è l’avamposto del degrado. Passeggiando nel centro, durante le calde serate di luglio e agosto, è stato possibile notare l’insensatezza di quattro bancarelle arroccate nei giardini (che davvero hanno l’impressione di una operazione volta a far cassa) , la scarsissima qualità delle iniziative artistiche dove spesso, la confusione ed il caos padroneggiavano a causa di un insieme di iniziative pubbliche e private, prive di un minimo organizzativo, in una gara a chi vinceva la sfida dei decibel all’interno di karaoke stonati ed improvvisati, un vero caos. È questo il livello della cultura tanto sbandierato dall’assessore Milani e dal Sindaco Grando? È soltanto questo che può produrre una Amministrazione in una Città di 50.000 abitanti? O si tratta semplicemente di incompetenza arrogante? Tiriamo le somme; un mercatino triste, una manciata di karaoke stonati, una giornata di frecce tricolore, ed una serata in cui hanno sfilato ragazzine in costume, restano molte vuote serate di caos. E la cultura? Caro Sindaco, forse ti sfugge, ma la bruttezza, è causa di degrado, e Ladispoli è sulla strada giusta! Non basta vietare gli alcolici per evitare i problemi; se una programmazione estiva è becera a tal punto, la Città inevitabilmente attira un certo target di turisti, ed è il caos totale, cioè l’elemento che ha fagocitato tutto ciò che è accaduto questa estate, tra auto danneggiate, gente che urla e botte da orbi a tutte le ore della notte e molto altro. A tutto ciò, uniamo la farsa del refettorio scolastico, che improvvisamente, con un colpo di bacchetta magica diventa un teatro, mentre il teatro, quello vero, viene privatizzato. Insomma, davvero poche le differenze rispetto all’operato della precedente Amministrazione Paliotta. Ladispoli, avanti tutta a ritmo di proclami, targhe, e intitolazione varie!

Italia in comune Ladispoli – circolo Maurizio Biasetti

 

Redazione
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