giovedì, Aprile 18, 2024

Plastic free, i ragazzi della Melone scrivono al Sindaco di Ladispoli

 

“Ci piacerebbe tanto che anche Ladispoli si unisse a questo virtuoso elenco e dire anche noi No alla plastica e si al Futuro!”

Plastic free, i ragazzi della Melone

scrivono al Sindaco di Ladispoli

 

Riceviamo e pubblichiamo – Egregio sig. Sindaco Grando, siamo gli studenti della classe terza E della scuola secondaria di primo grado presso l’Istituto “Corrado Melone” di Ladispoli, le scriviamo per sottoporle un’iniziativa denominata “Plastic free”, già presente in alcuni Comuni del Lazio, con la speranza che, dopo aver letto la nostra lettera, possa fare qualcosa per estenderla anche nella nostra città. Nel mese di luglio 2019 la giunta regionale, guidata dal presidente Nicola Zingaretti, ha approvato una delibera, nell’ambito del piano regionale “Lazio Plastic Free”, che si articola in azioni concrete per sostenere la riduzione della produzione di rifiuti e ha come obiettivo quello di trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità per contrastare l’inquinamento da plastica e rendere il Lazio la regione italiana più avanzata nella lotta all’inquinamento. Il progetto si basa sul principio europeo delle 5R: Riduci, Recupera, Ricicla, Rigenera e Riusa. È stato così sottoscritto un protocollo di intesa fra la regione e l’Anci Lazio per lo sviluppo e il miglioramento dei servizi dei rifiuti urbani. Tale delibera prevede una serie di azioni come l’istallazione di ecocompattatori di rifiuti; premio “Comune Plastic Free”; protocollo d’intesa con Corepla e Arpa Lazio, per conferire con facilità la plastica raccolta in mare durante le operazioni di pesca che , in 3 mesi, ha permesso la raccolta di circa 10 milioni di tonnellate; agevolazioni per Comuni e Imprese che riducono la produzione di rifiuti di plastica; istituzione della figura del Green Manager; centri per il riuso in ogni provincia del Lazio; campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale negli istituti scolastici; un fumetto sulla raccolta differenziata e spreco; 1 milione di euro per “Plastic free Beach”. Facendo qualche ricerca abbiamo scoperto che nel Lazio varie cittadine hanno già aderito all’iniziativa. Per esempio a Sperlonga è stata firmata un’ordinanza che impone, a partire dal 1° maggio 2019, il divieto di usare buste non biodegradabili negli esercizi pubblici e commerciali. Ma non solo, a partire dall’estate, tutti gli esercizi commerciali e di ristorazione dovranno utilizzare e servire esclusivamente piatti, bicchieri, cannucce e posate in materiali compostabili. Inoltre, per fare la spesa sarà consentito l’utilizzo esclusivo di borse di stoffa o carta. Inoltre tutti i cittadini rispettano la legge perché ci sono multe che arrivano a 500 euro. Ma Sperlonga non è un caso isolato, ad esempio, a Fondi già da dicembre 2018, il Comune laziale ha avviato una sperimentazione nelle mense cittadine, in cui i prodotti in plastica usa e getta sono stati sostituiti con materiali più sostenibili come ad esempio bicchieri in PLA derivato dal mais, posate in Mater-bi, piatti in polpa di cellulosa. Ma l’elenco è ancora lungo da Sabaudia a Formia (dove non solo si promuove e incentiva la pulizia degli arenili, ma anche pulizia dei fondali del porto ed il Comune è risultato assegnatario di un contributo pari a 33.139,49 euro per finanziare le iniziative e gli interventi plastic free ), fino ad arrivare a Gaeta.  In tutti questi comuni, da questa estate, sono stati messi al bando tutti gli oggetti non biodegradabili, dimostrando una sempre più crescente attenzione verso i temi ambientali, tanto da estenderle anche alle altre attività turistico-balneari. Ad esempio a Gaeta sono diventate promotrici alcune importante realtà economiche ed imprenditoriali che, impegnate nel vivace settore del “fast food” di prodotti ittici, hanno deciso – per quanto possa apparire paradossale – di fare a meno di materiale di plastica per servire la propria qualificata clientela. L’elenco diventerebbe troppo lungo da elencare se “uscissimo” dal Lazio e allargassimo lo sguardo nella nostra Penisola: Capri, Rimini, Ancona, le Isole Tremiti, Cagliari, Pistoia, Pozzuoli, Minori, Ragusa solo per citarne alcuni. Ci piacerebbe tanto che anche Ladispoli si unisse a questo virtuoso elenco e dire anche noi “No alla plastica e si al Futuro!”. Secondo gli scienziati ci rimangono solo dodici anni per fermare il cambiamento climatico o saremo spacciati e perciò partiamo da uno dei principali nemici dell’ambiente: la plastica! Caro Sindaco siamo certi che la nostra richiesta sarà presa in considerazione e confidiamo del Suo personale interesse per la questione, ringranziandoLa anticipatamente per il tempo che ci ha dedicato.

Redazione
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