RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La situazione dei Servizi Sociali di Ladispoli sta facendo registrare degli episodi veramente spiacevoli laddove l’amministrazione comunale appare in difficoltà nel gestire ogni tipo di comunicazione alle famiglie che vivono la realtà dell’handicap grave, che stanno perdendo i riferimenti e forse anche la speranza di un ritorno alla normalità. Non mi soffermo sull’adeguatezza della reazione dell’Assessore Cordeschi al fatto che ho reso noto che una madre indigente mi ha riferito che le era stato comunicato un ulteriore peggioramento della sua situazione per via dell’improvviso “taglio” dei giorni in cui alla sua figlia disabile viene fornita la già ridotta assistenza comunale. Tengo di più ad evidenziare come ormai le persone disabili e le loro famiglie sono trattate senza alcun rispetto per le loro esigenze organizzative e per le relazioni facenti parte del quotidiano vivere dei ragazzi, che quando viene rimaneggiato in continuazione diventa terreno fertile per gli scompensi tipici di chi ha labilità emotive. Questi aspetti dovrebbero essere ben noti a chi è affidataria del delicato settore dei Servizi Sociali, ma ahimè prendo atto che l’Assessore Cordeschi è protesa a fornire una “smentita”, mediante il preannunciato “gioco di sponda” fra Ente ed affidatario del servizio e, come al solito, piuttosto che cercare un costruttivo confronto non ha lesinato epiteti a chi è reo di aver svolto il suo compito di rappresentante di un ente di promozione sociale costituito per la tutela dei diritti delle persone disabili, ivi ovviamente quello ad una dignitosa ed adeguata assistenza. Ma tant’è e non mi resta che sperare che la testimonianza diretta di una madre in grave difficoltà, quella stessa che il 27 giugno scorso fu apostrofata dal sindaco Grando che le rimproverava di essere scesa in piazza insieme alla figlia per protestare contro i tagli al sociale, serva a far comprendere che è ora di correggere le storture prodotte da detti tagli e non di pervicacemente cercare ogni appiglio per poter affermare che le proteste sono lo strumentale passatempo di chi vuole infangare un’amministrazione virtuosa e attenta.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus
