martedì, Aprile 16, 2024

La Camera approva il taglio dei parlamentari: 553 a favore, 14 i contrari

Ok definitivo dell’Aula della Camera al taglio dei parlamentari. Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti. Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5s, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari. Presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha preso posto al banco del governo tra i ministri Bonafede e D’Incà. A Montecitorio il ministro degli Esteri e capo politico del M5S. Di Maio si è seduto al banco dei ministri accanto a Federico D’Incà. Nell’emiciclo anche il capodelegazione del Pd nel governo, Dario Franceschini. “Non c’è dubbio alcuno che il nostro sistema vada riformato, lo si dice da decenni e lo si è tentato di fare, e più andiamo avanti e più il ritardo è colpevole. E’ il taglio dei parlamentari la risposta? E’ evidente che non lo è. Lo sappiamo tutti che la risposta sarebbe il superamento del bicameralismo”. Lo ha detto Roberto Giachetti in Aula alla Camera annunciando il proprio sì, per lealtà alla maggioranza, ma annunciando l’intenzione di raccogliere le adesioni dei deputati per chiedere il referendum. Forza Italia vota a favore del taglio dei parlamentari perché “interpreta una parte del contenuto della riforma del centrodestra del 2005”: ad annunciarlo Roberto Occhiuto. “Ci siamo chiesti – ha detto Occhiuto – quale atteggiamento tenere. Avevamo la preoccupazione di essere confusi con M5s: differenziarci dal populismo o rimanere coerenti con i programmi del centrodestra che nel 2005 votò il taglio dei Parlamentari”. Fi ha deciso di privilegiare la “coerenza”. “Il taglio dei parlamentari – ha aggiunto Occhiuto rivolgendosi a M5s – non è una vostra invenzione, addirittura è stato votato due volte, nel 2005 e nel 2015 che affrontavano in maniera più organica il tema delle nostre istituzioni. Si voterà per la terza volta, e noi la voteremo”. L’annuncio del voto favorevole al taglio dei parlamentari da parte del capogruppo Graziano Delrio scatena un applauso polemico e contestazioni dai banchi di Lega e FdI. Nelle precedenti tre letture, il Pd aveva votato contro la riforma costituzionale.
Redazione
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