Via libera ‘salvo intese’ al decreto fiscale e alla legge di Bilancio. Il disco verde è arrivato dopo una riunione fiume a Palazzo Chigi durata circa sei ore. “Il ministro Gualtieri ci ha informato del Documento di programmazione e bilancio 2020 che invierà a Bruxelles e poi abbiamo approvato il decreto fiscale e il disegno di legge di bilancio” ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Cdm. “Abbiamo impiegato del tempo perché abbiamo approfondito i vari documenti, abbiamo ripassato insieme tutte le misure” ha riferito Conte, parlando con i cronisti subito dopo la conclusione del Consiglio dei ministri. Il decreto fiscale e la legge di Bilancio “sono stati approvati salvo intese”, mentre il Documento programmatico di bilancio “è già stato inviato a Bruxelles” hanno spiegato il premier e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Via libera ‘salvo intese’ al decreto fiscale e alla legge di Bilancio. Il disco verde è arrivato dopo una riunione fiume a Palazzo Chigi durata circa sei ore. “Il ministro Gualtieri ci ha informato del Documento di programmazione e bilancio 2020 che invierà a Bruxelles e poi abbiamo approvato il decreto fiscale e il disegno di legge di bilancio” ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Cdm. “Abbiamo impiegato del tempo perché abbiamo approfondito i vari documenti, abbiamo ripassato insieme tutte le misure” ha riferito Conte, parlando con i cronisti subito dopo la conclusione del Consiglio dei ministri. Il decreto fiscale e la legge di Bilancio “sono stati approvati salvo intese”, mentre il Documento programmatico di bilancio “è già stato inviato a Bruxelles” hanno spiegato il premier e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “La mia prima valutazione sulla manovra è che una manovra espansiva. Possiamo ritenerci soddisfatti” ha affermato il presidente del Consiglio, sottolineando che nella legge di Bilancio ci sono “importanti segnali” sul fronte del “welfare, della disabilità, del sostegno alle famiglia”, ma la manovra varata “avvia anche il percorso per l’abolizione del superticket, che verrà abolito a partire da settembre”. “Siamo soddisfatti – ha ribadito il premier – In un quadro d’insieme di finanza pubblica complesso, siamo riusciti a evitare l’incremento dell’Iva e, contemporaneamente, potendo disporre di risorse finanziarie aggiuntive manifestate nelle ultime settimane, siamo riusciti a costruire una manovra che realizza vari punti di programma del governo”. Conte ha evidenziato anche il “segnale importante dato sul fronte degli investimenti, incrementati anche per segnare la svolta green”, nell’ambito del cosiddetto “green new deal”. In manovra inoltre “c’è un articolato piano – ‘Italia cashless’ – che, senza penalizzare nessuna categoria produttiva o rendere più difficoltosa la vita ai cittadini, incentiva l’utilizzo di moneta elettronica in modo da favorire l’emersione dell’economia sommersa e realizza un piano corposo di contrasto all’evasione”. Quanto al contante, scende a 2mila euro la soglia d’uso del contante, o meglio “2mila euro nei primi due anni, quindi mille euro a partire dal terzo anno”. Soddisfazione ha espresso anche il ministro Gualtieri, evidenziando che la manovra varata dal governo ha “coperture solide”. In particolare, ha spiegato, 3 miliardi arriveranno da misure di contrasto all’evasione fiscale. “E’ stato un lavoro impegnativo – ha osservato – ma sono molto soddisfatto perché siamo riusciti ad approvare una manovra che, nonostante una clausola di salvaguardia molto rilevante, è riuscita nell’intento di sterilizzare completamente l’aumento dell’Iva e a introdurre misure importanti per la crescita, per l’innovazione e la coesione sociale e territoriale. Una manovra che mette 3 mld già nel 2020 per la riduzione del cuneo fiscale per aumentare le risorse in busta paga per milioni di lavoratori”. Inoltre, nella legge di Bilancio c’è la “conferma dell’Ape social e di opzione donna”. E, ancora, “seicento milioni aggiuntivi per la famiglia, per una serie di misure a partire dalla gratuità degli asili nido per gran parte della popolazione” oltre a “un piano per la costruzione di nuovi asili nido”. Trova spazio nel dl fisco l’inasprimento delle pene per i grandi evasori. “Nel testo – ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine del Cdm – c’è il riferimento, nero su bianco, alla dichiarazione fraudolenta: le pene vengono portate ad otto anni”. In altre parole, “siamo d’accordo sul fatto che deve esserci il carcere per i grandi evasori, ma si tratta di una problematica complessa da approfondire. Dobbiamo anche valutare l’idoneità dello strumento del dl, anche per questo l’approvazione è stata fatta salvo intese”. Dunque, ha spiegato il Guardasigilli, nei prossimi giorni si valuterà se inserire il resto del ‘pacchetto’ nei prossimi giorni o se inserire un emendamento ad hoc nel corso dell’iter in Parlamento. Bonafede ha espresso “soddisfazione, perché c’è l’accordo della maggioranza a centrare l’obiettivo del carcere ai grandi evasori”. Su questo, “c’è condivisione e consenso nella maggioranza”, ha confermato il ministro Gualtieri.
I provvedimenti