giovedì, Marzo 28, 2024

Porto Pidocchio: notificato lo sgombero dell’area. Le reazioni di Comune e partiti

I pescatori dovranno lasciare l’area entro 30 giorni dalla notifica da parte della Capitaneria di Porto

Porto Pidocchio: notificato lo sgombero dell’area

 

Purtroppo si restringono i tempi a disposizione dei pescatori di Porto Pidocchio per ottenere la concessione da parte della Regione Lazio per continuare ad occupare l’area di Porto Pidocchio. Dopo la revoca dell’ordinanza comunale, da parte dell’amministrazione, la Capitaneria di Porto avrebbe provveduto nella mattinata di oggi a notificare lo sgombero ai pescatori. Si tratterebbe infatti di un atto dovuto, dopo la revoca della concessione dell’area da parte dell’amministrazione effettuata nell’aprile del 2018. Ora, i pescatori avranno 30 giorni di tempo per lasciare l’area e ripulirla dai rifiuti. Pena: il sequestro delle attrezzature e delle imbarcazioni presenti all’interno dell’area per occupazione abusiva di area demaniale. Il provvedimento, come spiegato dagli stessi pescatori nel pomeriggio di ieri durante l’incontro con il Comune, era stato già annunciato dalla Capitaneria di Porto di Ladispoli che a quanto pare sarebbe venuta a conoscenza della revoca dell’ordinanza di concessione dell’area solo in questi giorni. Il provvedimento in realtà era stato preso dall’amministrazione già lo scorso anno, con i pescatori che erano stati invitati in quell’occasione a inviare richiesta alla Regione per il rilascio delle concessioni necessarie a occupare l’area. E proprio ieri durante l’incontro sia il sindaco Alessandro Grando che il vicesindaco Pierpaolo Perretta avevano dato la massima disponibilità da parte del Comune (“che non può rilasciare tali concessioni in quanto di competenza esclusiva della Regione Lazio”, avevano detto) di aiutare i pescatori nel percorso di richiesta delle concessioni alla Regione. L’amministrazione aveva inoltre dato la sua disponibilità a interloquire con la Capitaneria di Porto per cercare di rallentare l’iter che avrebbe portato allo sgombero di Porto Pidocchio. Ma a quanto pare i tempi si sono ampiamente ristretti. Ora con la notifica di sgombero consegnata questa mattina ai pescatori, questi avranno 30 giorni di tempo per lasciare Porto Pidocchio. Un duro colpo per i professionisti del settore che, qualora le autorizzazioni da parte della Pisana non dovessero arrivare in tempi rapidi, non avrebbero più un posto dove poter continuare a lavorare. Presente al momento della notifica del provvedimento da parte degli uomini della Capitaneria di Porto anche il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando che ha ribadito, ai pescatori presenti, l’intenzione dell’amministrazione di cercare di prendere contatto con la Capitaneria di Porto per verificare se esistano le possibilità di sospendere il provvedimento in attesa che la Regione dia una risposta alla richiesta di rilascio delle concessioni.

Ieri in aula consiliare il vicesindaco Pierpaolo Perretta e il sindaco Alessandro Grando rassicurano i pescatori di Porto Pidocchio sulla loro situazione. Sarà chiesto anche un incontro in Regione

Il Comune incontra i pescatori:

«Solleciteremo la Regione»

 

«Solleciteremo la Regione Lazio affinché conceda anche solo delle concessioni temporanee così da permettervi di restare nell’area». Questo quanto ha intenzione di fare l’amministrazione comunale di Ladispoli per cercare di risolvere la questione relativa ai pescatori di Porto Pidocchio. Secondo quanto raccontato dal vicesindaco e assessore al Demanio Pierpaolo Perretta, l’amministrazione si è resa conto della situazione solo quando fu chiesto un finanziamento alla Regione per la riqualificazione dell’area. Da lì l’amara scoperta. I pescatori erano stati autorizzati dal Comune e non dalla Pisana ad occupare la zona. Da qui il provvedimento degli uffici comunali di revocare l’ordinanza comunale e al contempo invitare i pescatori a seguire il corretto iter. E così lo scorso anno i pescatori furono invitati a inviare una lettera alla Regione per chiedere le concessioni per la pesca professionale, con l’amministrazione che avrebbe cercato di seguire l’iter «per darvi una mano», come ha sottolineato il vicesindaco. Peccato però che da oltre un anno i pescatori attendono una risposta da parte della Pisana. E ora la situazione sembra mettere seriamente in pericolo la loro permanenza a Porto Pidocchio. Nei giorni scorsi si sarebbe infatti presentata la Capitaneria di Porto che avrebbe spiegato ai pescatori come da lì a breve avrebbe dovuto procedere a sgomberare l’area. Annuncio che ha allarmato la categoria che è tornata ad appellarsi all’amministrazione comunale per cercare di risolvere il problema prima che le autorità appongano i sigilli alla zona e al sequestro delle imbarcazioni e attrezzature qualora non vengano rimosse nei tempi stabiliti dalla legge. «Già domani (oggi, ndr) – ha detto il sindaco Alessandro Grando – solleciteremo la Regione Lazio con il rilascio delle concessioni, e contestualmente chiederemo che vi possa essere rilasciata un’autorizzazione temporanea per continuare a occupare l’area». Contestualmente, inoltre, il comune cercherà di dialogare anche con la Capitaneria di Porto per cercare di “rallentare” l’iter che potrebbe portare, anche nel giro di pochi giorni allo sgombero dell’area. Da palazzo Falcone auspicano di risolvere il problema relativo alle concessioni prima di un possibile intervento della Capitaneria che di fatto farebbe partire il conto alla rovescia per la categoria. In caso contrario si studierà un “piano B” per trovare delle soluzioni alternative ma non definitive al problema», come spiegato da Grando. Nel frattempo però, si punta anche alla riqualificazione di Porto Pidocchio. La zona versa in condizioni disastrate, con cumuli di rifiuti che lo hanno trasformato in una piccola discarica a cielo aperto. Dito puntato contro le mareggiate, le piene del fosso attiguo il porto e i bagnanti che durante l’estate anziché conferire correttamente i loro rifiuti molto spesso li abbandonano dove capita prima. Anche in questo caso da palazzo Falcone hanno intenzione di coinvolgere la Regione Lazio con la richiesta di un incontro, al quale far partecipare anche una delegazione di pescatori. care interamente la zona, anche con il nostro e il vostro coinvolgimento».

 

 

 

Porto Pidocchio, il PD

solidale con i pescatori

 

Il Circolo PD di Ladispoli esprime solidarietà ai pescatori di Porto Pidocchio, colpiti da una incomprensibile e assurda ordinanza di allontanamento dalla spiaggia dove da almeno trenta anni lavorano, con sacrificio e spesso con rischi per le condizioni del mare. Chiediamo al Comune l’immediata revoca dell’ordinanza e la predisposizione degli atti che consentano ai pescatori di continuare serenamente il proprio lavoro. L’attività peschereccia di Ladispoli viene da lontano, è parte della storia della nostra città. Una storia fatta anche dalla dura fatica di chi ha valorizzato il nostro mare e tramandato ai giovani un’attività che conserva immutato il suo fascino.

Circolo PD Ladispoli

Redazione
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