giovedì, Aprile 25, 2024

Ascani sulla tassa di soggiorno: “La città non ha vocazione turistica”

“Non è la via delle tasse quella per risollevare un comparto. Sappiamo che la tassa di soggiorno è un’imposta di carattere locale a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive. Non so se si sa che è una vecchia tassa che fu poi abolita dal 1º gennaio 1989 per consentire prezzi più bassi e competitivi; si è considerato quindi a livello nazionale che influiva nella scelta di un turista. E’ stata introdotta nuovamente dal federalismo fiscale municipale nel 2011 per concedere ai Comuni italiani ad alta affluenza turistica la facoltà di poter applicare questa tassa. Ciclicamente si discute sulla sua utilità. Il principale scetticismo, oltre al fatto che aumenta la burocrazia e l’attività amministrativa delle strutture, è sulla reale destinazione dei soldi raccolti, utilizzati dai comuni spesso per finalità differenti da quelle prefissate in origine. E’ per questo che porta sempre con se un mare di polemiche. Gli operatori del turismo sono generalmente e giustamente contrari perchè quando viene istituita, son loro a diventare esattori e a chiedere i soldi ai turisti, soldi che poi devono girare ai comuni. I Comuni la istituiscono ora nuovamente solo per fare cassa e non utilizzano quasi mai i proventi per il turismo, come dovrebbero. Il turismo ha bisogno di programmazione, pianificazione, provvedimenti. In sostanza la tassa di soggiorno non serve per le finalità istitutive e anzi scoraggia turismo e turisti. Per questo venne abolita. Lo stesso precedente governo Lega-5Stelle nel suo contratto di governo aveva annunciato in considerazione del rifinanziamento delle risorse a favore degli enti locali di abolire la tassa di soggiorno. A fronte di tutto, per chi ha veramente a cuore lo sviluppo turistico, per chi ha come priorità lo sviluppo turistico, per chi crede che possa portare crescita economica, per questo non ha senso approvare oggi la tassa di soggiorno. Si può fare davvero tanto per questo territorio. Abbiamo potenzialità immense, spingiamole al massimo. Ma davvero una nuova tassa potrebbe essere una ulteriore mazzata per il comparto turistico che soffre di problemi generali e locali. Se è vero che i comuni hanno poche risorse perchè ad essere scoraggiati devono essere i turisti ? Scusate il pensiero liberale da parte di chi da sempre sostiene che non è la via delle tasse quella per risollevare un comparto. Nel 99% dei casi la tassa di soggiorno è un punto di non ritorno per le casse comunali.  Tra l’altro pensiamo di essere a un livello di offerta tale da poter chiedere ai turisti la tassa di soggiorno? Cioè intanto la chiediamo e poi proviamo ad adeguarci ad un livello che la giustifica?! Mi sembra veramente un controsenso. Avevo già chiesto in commissione di ragionarci meglio convocando anche una commissione turismo sull’argomento, commissione probabilmente più inerente di quella bilancio dove è stato discusso il punto. Purtroppo la proposta non è stata accettata e ieri in consiglio comunale come gruppo PD, insieme al consigliere Pierini abbiamo votato contrario per le motivazioni suddette.

Federico Ascani
Capogruppo Pd Ladispoli

Redazione
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